BATJUAN, il brasiliano venuto con il treno...di Franco Ricciardi.
A cura di Roberta Savarese
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editoriali
La storia di Juan, o, come si è definito lui stesso, di Batjuan, è la storia di un eroe romantico. Uno che si è saputo reinventare, uno che ha saputo scegliere il luogo giusto nel momento giusto. Low profile apparente perché in realtà, se la vogliamo dire tutta, il contributo che il brasiliano ha dato al Napoli, in termini di gruppo, in termini di umore, è stato da vero top player.
Rimasto senza squadra, pescato tra la rosa degli svincolati, ha saputo puntare sul cavallo vincente. E si è goduto ogni istante, si è goduto ogni singolo momento, ogni magia, ogni particolarità di questa squadra ma anche di questa città. Si è calato nel ventre della sirena Partenope, ha imparato anche i motivi neo melodici più famosi, e con fierezza ha mostrato il suo sapere in diretta durante il festeggiamento più bello allo Stadio Maradona. 'A cittá e pulecenella'accennata da un brasiliano ha creato quello strano mix che funziona, funziona in virtù del suo accostamento bizzarro, nel tempio sudamericano sponda Argentina per eccellenza. I suoi post, al termine di ogni gara, andrebbero studiati come manuali di comunicazione, e le sue prestazioni versatili, andrebbero inserite in ogni rosa di ogni categoria. Perché Batjuan, è l'eroe di cui non sai di aver bisogno fino a quando non ce l'hai. La sua vera identità? Con il numero 5 JUAN JESUS
BATJUAN, il brasiliano venuto con il treno...di Franco Ricciardi.
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