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editoriali
Bakayoko, il soldato di Gattuso si è tolto l’armatura ed ha abbandonato il suo comandante
L’arrivo di Bakayoko al Napoli era stato accolto tra l’entusiasmo generale, compreso quello di Gattuso. Il francese è un suo uomo, un suo fido soldato, una sua espressa richiesta per il centrocampo a 2. Le prime partite di Baka avevano convinto: stampa, tifosi, allenatore e società, tanto da pensare ad un suo immediato riscatto dal Chelsea (il giocatore è attualmente in prestito). Ma poi, piano piano, il rendimento del centrocampista è calato, e Bakayoko sembra aver abbandonato il suo comandante, diventando uno dei calciatori del Napoli più criticati di queste ultime settimane.
Tra lo stupore generale, Bakayoko è passato in pochi mesi da top a flop. In una piazza esigente come quella del Napoli é un copione già visto, ma questa volta chi lo critica ha ragione. Nei piano di Gattuso il francese sarebbe dovuto essere il perfetto interprete del suo centrocampo a due, oltre che un ottimo partner per Fabian Ruiz. Tutto ciò non è accaduto, se non per qualche partita negli scorsi mesi. Eppure l’esperimento sembrava funzionare, ma qualcosa è andato storto. Ora Bakayoko sembra spaesato in campo, corre a vuoto e i suoi passaggi sembrano quelli al campetto il giovedì sera con gli amici. Il suo calo di rendimento prima era un dubbio, ora è una certezza. I motivi possono essere trovati nel calo generale della squadra di Gattuso, apparsa appesantita nelle ultime uscite, e completamente allo sbando contro il Verona. Sono lontani ricordi i momenti in cui tutti rimpiangevano l’assenza di Bakayoko dopo l’espulsione col Milan e in cui tutti erano spaventati dopo la sua uscita contro il Benevento per un infortunio al ginocchio.
E ora? Cosa ne farà Gattuso di Bakayoko? Il punto di ripartenza è il gol contro l’Udinese, la capocciata al 90’ che ha regalato 3 punti d’oro al Napoli. Rino continua a schierare il suo fido soldato e dopo quella rete in Friuli sperava di averlo recuperato, ma i risultati tardano ad arrivare. Il futuro di Baka, dunque, non sembra dei più rosei. Per ora qualche gara in panchina potrebbe essere la soluzione, anche se appare impraticabile per l’assenza di alternative: Fabian ha il Covid e Lobotka sembra completamente estraneo ai meccanismi del campionato italiano. Questa affermazione risponde alla domanda che molti si pongono: “Perché lo fa giocare a Bakayoko?”. Semplice, o gioca lui o a Gattuso toccherà rimettere gli scarpini. Demme per ora è l’unico uomo in quel ruolo che sta dando certezze a Rino, e l’ipotesi di arretrate Zielinski non sembra stuzzicare il tecnico calabrese. Insomma, Gattuso si trova a dover risolvere un bel grattacapo. L’unica speranza per Rino è che il guerriero Bakayoko si risvegli e che torni a servire il suo comandante. In caso contrario l’avventura alle falde del Vesuvio della strana coppia franco-calabrese rischierebbe di terminare anzitempo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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