editoriali

Quando Quagliarella “fece Maradona” contro l’Atalanta e… Conte si dimise

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Il 6 gennaio 2010 le due compagini si affrontarono in match infuocato all'allora stadio Atleti Azzurri d'Italia
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il Napoli di Conte sabato alle 20.45 affronterà l'Atalanta di Gasperini al Gewiss Stadium. Sarà un match che praticamente varrà sei punti per chi lo vincerà, visto che le due squadre sono distanziate solo da 4 punti in classifica. Gli azzurri sono in testa a quota 47, mentre gli orobici sono terzi a 43. Per Antonio Conte sarà un ritorno, visto il suo trascorso con l'Atalanta nella stagione 2009/10, anche se l'idillio si interruppe dopo sole tredici partite (era subentrato a Gregucci alla quinta giornata) dopo la sconfitta casalinga proprio contro il Napoli, allora allenato da Mazzarri, nel giorno dell'Epifania del 2010 provocando le sue dimissioni.

Amarcord Atalanta-Napoli, quando Mazzarri fece dimettere Conte

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Dopo la sosta natalizia, il 6 gennaio 2010, le due compagini si affrontarono all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo (vecchia denominazione del Gewiss Stadium) e il clima era davvero infuocato perché gli orobici si ritrovarono al terzultimo posto in classifica, in piena lotta per non retrocedere. Gli azzurri, dal canto loro, erano in grande ascesa. Dopo l'inizio balbettante con Donadoni, infatti, gli uomini di Mazzarri erano risaliti al sesto posto e puntavano decisamente all'ingresso in Champions League.


La cronaca del match

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La partita visse subito il primo sussulto al settimo minuto quando Fabio Quagliarella, alla sua unica stagione in azzurro, scagliò un tiro incredibile alla Maradona dai trenta metri che fulminò l'incolpevole Ferdinando Coppola, portiere cresciuto proprio al Napoli per ironia della sorte, con il pallone che baciò l'incrocio dei pali. Nei successivi 41 minuti, gli uomini di Mazzarri si limitarono a gestire il risultato con grande efficacia come loro solito e i tentativi della squadra allenata allora da Antonio Conte si rivelarono vani e, infatti, gli azzurri dopo aver fallito il raddoppio con Quagliarella a tu per tu con Coppola passarono di nuovo: calcio d'angolo battuto magistralmente da Marek Hamsik e capocciata di Michele Pazienza, uno dei tanti azzurri rivitalizzati da Mazzarri, a battere di nuovo Coppola.

La stagione 2009/10

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Nella successiva mezz'ora non accadde più nulla e gli azzurri si portarono al quarto posto con 30 punti, per la prima volta in zona Champions, facendo sprofondare nel baratro la Dea e Antonio Conte, il quale fu esonerato dopo quel match e sostituito da Bonacina ad interim e poi da Bortolo Mutti, che non riuscì ad evitare la retrocessione degli orobici in Serie B, ad oggi l'ultima della storia della Dea. Il Napoli, invece, arrivò sesto in classifica con 59 punti che valsero un posto in Europa League.

A cura di Domenico D'Ausilio

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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