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editoriali

Applausi e cori al Maradona: i tifosi abbracciano il Napoli sconfitto dal Lille

Emanuela Castelli

"Al di là del risultato" è dichiarazione d'amore

A vincere, ieri sera, a margine di un'amichevole persa con un risultato travolgente, sono stati i tifosi presenti allo stadio Maradona. Che hanno sostenuto, applaudito e cantato cori per il Napoli, "al di là del risultato". Perché i tifosi azzurri hanno compreso che un'amichevole di fine anno, con oltre 50 giorni senza calcio vero e con attorno lucette di Natale e panettoni, conta poco. Deve contare poco. Perché un seppur detestabilissimo 4-1 dicembrino contro il Lille non può cancellare in un sol colpo quanto fatto vedere in campo fin qui: tre mesi di pura bellezza, tre mesi di bel gioco, di un'identità precisa, di dribbling entusiasmanti e gol da manuale del calcio. No, i tifosi non dimenticano: i loro non sono slogan vuoti, ma filosofia di vita, che ieri quegli applausi hanno trasportato dal piano ideale a quello concreto.

Napoli sostiene il Napoli, al di là della sconfitta con il Lille

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E così, hanno sfidato il freddo e si erano riversati sulle gradinate dell'ex San Paolo, con la speranza di chiudere il 2022 con un'altra vittoria. Seppur in amichevole, si sa, vincere fa bene e permette una sana digestione dei lauti pasti che ci apprestiamo a consumare. Non è andata così: e sugli spalti si sentiva ripetere un mantra scaramantico, scacciapensieri: "Meglio mo che a gennaio". Sì, "meglio mo che a gennaio", quando il Napoli è atteso dall'Inter di Inzaghi in cerca di riscatto. Sono tutte agguerrite, le prime di A: ed è giusto così. Pioli ha fatto sapere che crede allo scudetto per il suo Milan. La Juve che è pronta a ricominciare da dove aveva concluso prima della sosta. L'Inter vuole rosicchiare qualche punto al Napoli capolista. 8, però: il Napoli ha 8 punti di vantaggio sulla seconda, e non intende perdere quota. Lassù si sta bene. Molto bene. Sì, "meglio mo che a gennaio".