Oggi le prestazioni di Anguissa come della rosa testimoniano invece un non-idea, un passo verso l'appiattimento. Altro che mon petit. Di piccolo c'è il ruolo che il Napoli rischia di ricoprire in questa stagione, pur mettendo in pratica al 100% i dettami dell'allenatore. Del centrocampista dello scorso anno - che pure viveva dei blackout importanti a tratti - c'è solo l'ombra e questo non può che essere riconducibile al tipo di calcio che si sta proponendo, lontanissimo dall'insieme delle qualità di questi calciatori. Frank non è abituato a ricoprire zone così ampie di campo, bensì ad aggredire in avanti e poi a giganteggiare col pallone dialogando con i compagni. Ma ha bisogno di un copione. Certo, come tutti. Sta di fatto che fa molto specie ad oggi, 22 settembre, vedere che proprio l'unico uomo che ha già avuto Garcia come allenatore non sia una guida, non sia già in forma, non faccia già capire di saper essere al posto giusto al momento giusto nelle fasi della partita come a Marsiglia. E la domanda che risuonerà per un anno è: che giocatori sono Rrahmani, Elmas, Simeone, Mario Rui, Olivera, Lobotka senza una guida tecnica che abbia un'idea confacente alle loro storie, al loro modo di giocare a calcio?
Di Mattia Fele
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