editoriali

La Nazionale a Napoli, dalla monetina di Euro 1968 alle Notti Magiche con Maradona

Domenico D'Ausilio

Il 3 luglio 1990 al San Paolo si disputò la semifinale del Mondale 1990 tra Italia e Argentina. La partita dal valore più importante della Nazionale a Napoli. L'Italia ci arrivò da autentica favorita, visto che Zenga non subì nemmeno una rete nel torneo fino a quel momento. L'Albiceleste di Maradona, invece, zoppicò nel girone qualificandosi agli ottavi solo tra le migliori terze e battendo la Jugoslavia ai quarti solo ai rigori. L'Italia passò in vantaggio grazie al solito Schillaci (poi capocannoniere di quell'edizione), ma fu raggiunta da Caniggia a circa 20 minuti dal termine da un colpo di testa dell'attaccante albiceleste che uccellò clamorosamente Ferri e Zenga in uscita. Fu il primo gol subito dalla Nazionale in quel Mondiale e, col senno di poi, risultò fatale. La gara si spinse stancamente fino a rigori, nonostante il clamoroso errore dell'arbitro Vautrot che fece terminare il primo tempo supplementare dopo 8 minuti di recupero e l'espulsione dell'argentino Giusti al 109° minuto. Nella lotteria dei rigori per l'Italia sbagliarono Donadoni e Serena, per l'Argentina nessuno. Dunque, Italia eliminata e costretta a giocare la finale per il terzo posto a Bari contro l'Inghilterra (poi vinta 2-1).