editoriali

La Nazionale a Napoli, dalla monetina di Euro 1968 alle Notti Magiche con Maradona

Domenico D'Ausilio

L'Italia ha disputato 25 match a Napoli, comprese le amichevoli. Il bilancio è di 13 vittorie, 8 pareggi e 4 sconfitte. Il debutto degli Azzurri in città risale al 1932: Svizzera battuta per 3-0 nella Coppa Internazionale allo stadio Giorgio Ascarelli. Ma i primi successi di rilievo risalgono al 1968 con la gara di ritorno dei quarti di finale dell'Europeo 1968, vinta dall'Italia per 2-0 contro la Bulgaria, e la conseguente semifinale contro l'Unione Sovietica del 5 giugno 1968. Quel match è passato alla storia per un motivo davvero particolare. Negli anni 60, in caso di parità dopo 120 minuti, non si procedeva a calciare i tiri di rigore come oggi, ma ci si affidava alla buona sorte: al sorteggio della monetina. Solo in caso di finale la partita sarebbe stata ripetuta. La gara terminò 0-0 dopo i tempi supplementari e in un clima di silenzio surreale, con il pubblico del San Paolo ammutolito in attesa di conoscere il verdetto finale, l'arbitro tedesco occidentale Tschenscher convocò i due capitani, Giacinto Facchetti e Albert Shesternev per l'URSS. Il direttore di gara tirò fuori dal taschino una moneta, dal valore di 5 Franchi svizzeri,e chiese a Facchetti di scegliere: testa o croce. Il capitano azzurro scelse testa e il verdetto gli fu favorevole. Facchetti corse verso il campo dagli spogliatoi ed esultò con tutto lo stadio. L'Italia, dunque, si qualificò e poi vinse la finale a Roma contro la Jugoslavia in due match: il primo terminò 1-1, dunque, la gara fu ripetuta due giorni dopo e vide il trionfo azzurro per 2-0. Successo eguagliato solo 53 anni dopo con il trionfo ai rigori con l'Inghilterra a Wembley.