Kim, DFP-Pokal sfumata. Ostigard e Maksimovic: metà stagione da incubo. Luperto-Pavoletti: la zona retrocessione è dietro l'angolo
—Un weekend (oppure anche sette giorni) poco fortunati per molteplici volti noti al popolo partenopeo: il Bayern Monaco, compagine laddove gioca Kim Min-jae, prosegue la propria cavalcata verso il 34° Meisterschale, superando a pieni voti l'esame Fussballclub Heideheim (successo conseguito con un convincente 4-2); tuttavia, al contempo, i bavaresi vedono sfumare l'obiettivo DFB-Pokal a causa dell'eliminazione patita agli ottavi di finale della competizione, in data martedì 3 dicembre 2024, per mano del Bayer Levekusen di Xabi Alonso. Nathan Tella, centrocampista dei Die Werkself, condanna gli uomini di Vincent Kompany al baratro sotto i riflettori dell'Allianz Arena.
Un baratro, citato poc'anzi, al cui interno sono momentaneamente rinchiusi due colleghi di reparto del difensore sudcoreano: Leo Skiri Ostigard e Nikola Maksimovic. Entrambi geolocalizzati in Francia, il primo annusa, alla corte dello Stade Rennais FC, l'odore dei play-out di Ligue 1, che in seguito alla debacle subita in occasione dello "scontro salvezza" col Nantes (1-0 l'esito conclusivo dell'incontro), distano appena una lunghezza: Les Rouges et Noire occupano la 12ª posizione in classifica con 14 punti racimolati in altrettante partite disputate, mentre il Saint-Etienne terzultimo ne ha fatti registrare 13. Per quanto riguarda il secondo, invece, il suo approdo (da svincolato) al Montpellier, avvenuto ad inizio novembre, non ha (finora) giovato granché alla causa, come dimostrano anche i risultati de Le Petit Chelil negli ultimi quaranta giorni: una sola vittoria (3-1 contro il Brest), un pareggio (2-2 con il Lille) e ben tre sconfitte (1-0 contro il Le Havre, medesimo risultato contro il già nominato Saint-Etienne e 2-0 con il Lens, la più recente del trittico). Se Ostigard annusa la zona play-out, Maksimovic respira a piena polmoni quella relativa alla retrocessione in Ligue 2, conseguenza di 8 punti fatti che valgono alla "banda Gasset" l'ultimo posto nella massima serie del calcio francese.
Non particolarmente diverso il presente di Sebastiano Luperto e di Leonardo Pavoletti: compagni di squadra al Cagliari, essi intravedono, dopo la 7ª debacle dell'annata rimediata contro la sorpresa del campionato, la Fiorentina targata "Raffaele Palladino" (1-0 con marcatura di Danilo Cataldi), lo spettro della Serie B. L'organico di mister Davide Nicola occupa il 15° posto in classifica a quota 14 punti, che equivalgono ad un misero +2 sull'Hellas Verona (come il Saint-Etienne in Francia) terzultimo.
Machach dà spettacolo in Australia. Chiriches: cuore e grinta al servizio dell'FCSB. Inglese ed El Kaddouri: destini inversi
—Abbandoniamo, adesso, l'alone di negatività che ha contraddistinto la parte centrale di questo articolo per concentrarci, invece, su un paio di nomi a cui il mese di dicembre si sta rivelando come portatore di ottime notizie. Prima tappa in Oceania, più precisamente in Australia, paese che, da un paio di settimane, sta ammirando, in tutto il proprio splendore, il talento di un ventottenne Zinedine Machach: in rete per la seconda partita di fila e decisivo ai fini del 5° successo stagionale del Melbourne Victory FC, giunto ai danni del Perth Glory con il risultato di 2-0. Boys in Blue (16 punti) che consolidano il 2° posto nell'A-League Men alle spalle dell'Auckland FC (18 punti).
Meno da protagonista, ma comunque felice, il periodo di forma che sta attraverso Vlad Chiriches: nonostante sia sceso nel rettangolo verde soltanto otto volte, il fu "conte" azzurro sta comunque dando un sostanziale apporto alla fase difensiva dello Steaua Bucarest, club in cui ha fatto il proprio ritorno, a distanza di dieci anni, nell'estate del 2023. Ne è una dimostrazione il trionfo casalingo ottenuto domenica scorsa (8 dicembre 2024) contro l'FC Botosani: Daniel Birligea (nel primo tempo) e David Miculescu (nella ripresa) rendono vano il sigillo sulla battaglia dello spagnolo Alex Diez (messo a referto quando Chiriches era già stato sostituito, da circa un quarto d'ora, per far spazio a Baba Alhassan). Tre punti che confermano il primato in Liga I dell'FCSB, capace di conquistare 33 punti in 19 impegni sostenuti in campo nazionale.
Focus proiettato, ora, sulla nostra amata Italia, ove bisogna segnalare due rendimenti agli antipodi offerti da calciatori che calcano i terreni di gioco della Serie C: da un lato vi è Roberto Inglese (acquistato dal presidente De Laurentiis e soci nel luglio 2017 e mai fatto esordire in gare ufficiali con la maglia partenopea), che con indosso i colori del Catania si sta pian piano guadagnando lo status di "bomber di categoria". Suo il gol (7° in stagione) dello 0-3 nella vittoria esterna conseguita dagli Etnei con un pesante 1-5 rifilato al meno quotato Taranto. Dall'altro, invece, vi è Omar El Kaddouri, oggi tesserato della SPAL (acronimo per Società Polisportiva Ars et Labora e compagine di cui sempre un ex Napoli, Andrea Dossena, è allenatore) e assente nella disfatta (per 0-1) verificatasi nel sabato da poco passato agli archivi con la Vis Pesaro (allenati da un'altra vecchia conoscenza degli abitanti della terra del Vesuvio, ossia Roberto Stellone, fu attaccante del Napoli tra il 1999 e il 2003) poiché reo di essersi fatto espellere (ad appena 8' dall'ingresso in campo) nello scontro antecedente di cinque giorni con il Pontedera, terminato (complice l'inferiorità numerica dei ferraresi) 5-1 in favore della formazione pisana. Momento complicato, com'è semplice intuire, per gli emiliani, attualmente 16esimi (a quota 17 punti) nel Girone B della terza lega italiana e impegnati in una fuga dai play-out.
De Zerbi accorcia sul PSG. Gattuso cede la vetta... per differenza reti. Aronica: sconfitta tra le polemiche
—Concludiamo con il capitolo relativo agli allenatori, inaugurandolo con l'unica nota positiva di giornata relativa al suddetto argomento: il Marsiglia di Roberto De Zerbi (che ha indossato i colori del capoluogo campano tra il luglio 2006 e il settembre 2008). 0-2 in casa del Saint-Etienne, grazie alle marcature messe a segno da Adrien Rabiot (nella prima frazione di gioco) e da Mason Greenwood (nel secondo tempo), e 2° posto (con la bellezza di 29 punti totalizzati in 14 partite) in Ligue 1 consolidato, accorciando, inoltre, sul Paris Saint-Germain capolista, incappato in un pareggio a reti bianche contro l'Auxerre (laddove milita un certo Hamed Junior Traorè): adesso, il distacco dai capitolini è pari a cinque lunghezze.
De Zerbi sì, Gattuso no: "Rino" e la sua Hajduk Spalato cadono in casa dell'Hrvatski Nogometni Klub Gorica. 1-0 al triplice fischio: decide un colpo di testa ben assestato di Kresimir Krizmanic. Sconfitta che costa il primato in Hrvatska Nogometna Liga agli uomini del fu centrocampista tricolore, dal momento che il Rijeka ne approfitta superando (anch'essi di misura) lo scoglio Sibenik e, di conseguenza, volando in vetta al campionato croato (per mezzo della miglior differenza reti). 32 punti a testa dopo 16 giornate; e settimana prossima, in data domenica 15 dicembre 2024, alle 17:45, c'è lo scontro al vertice.
Infine, weekend aspro, anzi, asprissimo anche per Salvatore Aronica: la sua creatura, il Trapani, crolla (per l'ennesima volta) in rimonta, dinanzi al proprio pubblico, contro il Benevento 1° classificato nel Girone C di Serie C. Una doppietta di Eric Lanini annulla il gol che ha aperto le danze firmato Facundo Lescano: finisce 1-2 allo Stadio Provinciale, ma le polemiche la fanno da padrone una volta archiviati i 90' dell'incontro. Infatti, il primo dei due timbri sulla gara messi dall'attaccante degli stregoni viene realizzato dagli undici metri: una decisione, quella presa dal direttore di gara, che ha scatenato l'ira dell'intero organico granata. "Il rigore era inesistente, quindi non si può trovare un colpevole: è stato un regalo concesso dall'arbitro. Assieme al contropiede finale, ci ha condannati ad una sconfitta che pesa molto". Questo il commento rilasciato, durante la conferenza stampa post-partita, da colui che vanta 141 presenze sotto i riflettori dell'allora Stadio San Paolo in merito all'episodio che rischia di condurlo ad un esonero che appare, oramai, inevitabile.
A cura di Alex Iozzi
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