Non ultimo Vergara, il mancino fantasioso che con le sue giocate dà nell'occhio per forza. Dribbla, gioca di prima, ha visione nello stretto, calcia in porta (e segna, come in questa stessa amichevole ndr). Questi tre, insieme a Iaccarino che però è considerato ancora un po' acerbo fisicamente e in fase di non possesso, sono di certo i ragazzi che si sono messi più in mostra in questi primi 5 giorni di ritiro. L'indubbio talento chiaramente non basta: Garcia dovrà considerare la compatibilità di questi ultimi con la sua proposta di gioco, dovrà conoscere meglio i titolari per comprenderne anche la compatibilità prima tra loro e poi con gli ipotetici "sostituti". Oltretutto, a contare molto è pure la tenuta fisica: non è un caso che l'unico giocatore che negli ultimi tempi il Napoli abbia fatto esordire sia stato Alessandro Zanoli, che fa dell'esplosività in campo una delle sue più importanti caratteristiche.
Saranno all'altezza in questo senso Vergara, Spavone e Ambrosino? Il punto sta in quale potrebbe essere l'alternativa: andare in prestito? Se sì, dove? Con quali prospettive? Ad esempio, la stagione di Ambrosino - condìta anche da un buonissimo Mondiale U20 - è stata di buonissimo livello ed ora si potrebbe dire che il ragazzo sia arrivato al punto in cui si trovava Gaetano due-tre stagioni fa. Pronto per una titolarità importante in una buona squadra di Serie B. Diverso è il caso degli altri due, molto promettenti ma ancora poco addentro al mondo del calcio professionistico, quello della legna e della gavetta dei Di Lorenzo e dei Mario Rui. D'altro canto, allenarsi con dei calciatori che giocano la Champions potrebbe essere ben più che uno stimolo: è di per sé uno stage tecnico-tattico-motivazionale senza precedenti anche se non dovessero giocare nemmeno un minuto. Tutta questione di scelte e di visioni. Giocare per smaliziarsi e prepararsi ad una scalata o partire dalla cima della montagna come ultimo anello della catena, per osservare, con predisposizione allo studio e poi mettere in pratica un domani. Investire su se stessi.
A cura di Mattia Fele, inviato a Dimaro Folgarida
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