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Dimaro, seduta del quarto giorno tra palestra e (poca) tattica: c’è anche Di Lorenzo!

Dimaro, seduta del quarto giorno tra palestra e (poca) tattica: c’è anche Di Lorenzo! - immagine 1
Quarto giorno in quel di Dimaro Folgarida, allenamento mattutino molto blando per i primi 45 minuti, poi tanta intensità. Arrivato anche Di Lorenzo!
Mattia Fele
Mattia Fele Editorialista 

Quarto giorno iniziato per il Napoli a Dimaro Folgarida con una sorpresa: l'arrivo di Giovanni Di Lorenzo. Il capitano ha subito effettuato test medici e fisici e si è aggregato successivamente al gruppo. Seduta parecchio blanda per i primi 45 minuti, per poi passare ad un'attivazione col pallone.

Seduta del quarto giorno

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Dopo una fase iniziale di grande intensità e forza in palestra con carichi importanti, Garcia e Russo con la restante parte dello staff hanno impostato l'allenamento su un'attivazione col pallone. Molto più probabilmente sarà la seduta di questo pomeriggio (verso le 17:30 ndr) ad essere più interessante da un punto di vista tecnico-tattico. La squadra si è divisa ad un certo punto in due blocchi per alcuni schemi offensivi: da un lato un appoggio alla punta per andare al cross su situazione di gioco dal centro del campo, dall'altra alcuni scambi stretti per arrivare alla conclusione in un'azione da velocizzare nella trequarti. Esercitazioni più tecniche che tattiche. Ancora lavoro personalizzato per Lozano e Anguissa, a cui si è aggiunto oggi anche Mario Rui oltre a Simeone arrivato ieri (e presumibilmente a Di Lorenzo, domani). Chiaramente si tratta di un graduale inserimento per i calciatori arrivati in giornata.


Ieri, durante l'incontro con i tifosi Rudi Garcia ha parlato chiaramente di voler iniziare la sua stagione (e quindi le amichevoli) con il 4-3-3, per poi variare nel caso in cui si presenti un'occasione che permetta un utilizzo di un nuovo modulo. Andremo incontro ad un Napoli camaleontico, che però al momento non ha ancora affrontato "discorsi" sui moduli e sistemi di gioco poiché mancano anche moltissimi titolari.

Dall'inviato a Dimaro Folgarida, Mattia Fele