A centrocampo abbiamo giocatori duttili. Mi piace parlare di un centrocampo mobile: non escludo che potremo giocare senza play. Ranocchia può giocare come regista, ha qualità importanti e può fare quel ruolo. Henry e Brunori hanno caratteristiche diverse. Henry ha più struttura, dà il meglio spalle alla porta. Brunori è più da fraseggio e uno contro uno fronte porta. In base alla partita e alla settimana a oggi la scelta può essere l’uno o l’altro: non è una decisione definitiva. Non escludo in futuro di farli giocare insieme.
Sono qua da due mesi, ho scelto questa realtà per scrivere il futuro insieme. Nel futuro c’è l’obiettivo di giocare partite come quella col Napoli con più continuità ma dobbiamo essere bravi tutti. Serve un ambiente costruttivo, c’è voglia da parte di tutti, non sempre nell’immediato si raggiunge l’obiettivo. Tra Napoli e Palermo c’è un livello diverso, ma nel calcio non è mai detto. Dobbiamo essere bravi a giocarci bene le nostre carte.
Mi aspetto un Napoli forte, le ultime mie esperienze al “Maradona” non sono positive. Sarà bello giocarci contro, il risultato non è scritto. Come giocherà non lo so, vedo che possono giocare a quattro, credo che stiano lavorando di più con la difesa a tre. Noi dobbiamo cercare di essere più squadra possibile.
Brunori lo conoscete benissimo, ha fatto tanti gol e ha dato tanto alla squadra. In estate ci sono stati un po’ di punti interrogativi, inutile negarlo. Matteo è un ragazzo che lavora e ha pochi grilli per la testa, sabato è entrato alla grande. Ha iniziato la stagione con qualche dubbio ma ora non ci sono più. I giocatori devono accettare la concorrenza. Sulla fase offensiva possiamo migliorare, come nei 20 minuti del secondo tempo col Cesena.
Non siamo uno schiacciasassi e non lo saremo se non cresciamo nella mentalità. Non possiamo aspettare i risultati per avere la mentalità. Il campionato è difficile, noi siamo una squadra con qualità medio/alta, non siamo una compagine di A che gioca in B. Abbiamo giocatori importanti ma dobbiamo avere la mentalità, per giocare a Palermo non basta avere una buona qualità. Non abbiamo ancora dato tutto, c’è margine per crescere. Le altre non ci aspettano”.
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