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MILANO - Intervistato da Radio Anch'io Sport nel giorno del suo 66esimo compleanno, l'ex tecnico di Milan, Inter e Juventus Alberto Zaccheroni, nonchè ex commissario tecnico del Giappone con cui ha vinto una Coppa d'Asia, ha commentato il caso Icardi che agita da mesi il mondo Inter: "L'idea completa non ce l'ho perchè mi manca un tassello: non ho capito da dove è partita questa querelle, perché per togliere la fascia a un capitano deve essere successo qualcosa di irreparabile. Ciò ha portato l'entourage a una gestione dell'evento di difficile risoluzione. E' questo il grande problema dell'Inter. Per provare a risanare il tutto la società ha scelto di rinegoziare con l'avvocato Nicoletti il rientro del giocatore, ma è rimasta fuori una componente molto importante della trattativa, ossia non è stato interpellato Spalletti".
Su come avrebbe gestito questo caso spinoso, Zac dice la sua: "Avrei voluto essere stato maggiormente coinvolto nella trattativa che lo ha riportato dentro lo spogliatoio, perché questo è compito dell'allenatore. Credo che Spalletti abbia fatto quello che deve fare, quello che avrei fatto io. Un giocatore deve vivere dentro lo spogliatoio, non solo per giocare e per allenarsi ma anche, visto che è mancato per diverso tempo e non per infortunio, qualche spiegazione alla squadra la deve dare, lo avrei preteso anche io. Non mi sembra che questo sia stato fatto, nè che sia stato concordato tra l'Inter e chi rappresenta il giocatore. Ora rimetterlo dentro diventa difficile, perché lui non si piega non vuole dare spiegazioni e l'allenatore pretende spiegazioni. Non è semplice gestire i giocatori di grande personalità, soprattutto se non giocano. Anche se non penso che Icardi abbia il carisma di Totti".
Spalletti show su Icardi e la società
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