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Spalletti: «Icardi torna ed è titolare»

Redazione

INVIATO A APPIANO GENTILE – Mauro Icardi torna tra i convocati e indosserà subito una maglia da titolare. L’annuncio lo ha dato Luciano Spalletti nella conferenza stampa precedente a Genoa-Inter. Spalletti, Genoa-Inter è...

INVIATO A APPIANO GENTILE - Mauro Icardi torna tra i convocati e indosserà subito una maglia da titolare. L’annuncio lo ha dato Luciano Spalletti nella conferenza stampa precedente a Genoa-Inter.

Spalletti, Genoa-Inter è l’occasione per ripartire?

Tutte le partite sono occasioni importanti per ripartire perché con la nostra sconfitta la classifica si è accorciata e bisogna fare risultati. Bisogna fare risultati perché di là c’è una squadra allenata bene che nelle ultime partite ha fatto bene visto che ha battuto la Juve. Prandelli sta facendo vedere tutte le qualità sue e della rosa del Genoa. Ci sarà da combattere fisicamente perché prima di portarla sul piano tecnico c’è da reggere botta sotto il profilo del temperamento e della fisicità. La questione di Icardi va approfondita: Icardi è convocato e questo è il titolo. Quello svolto da Marotta è stato un lavoro determinante. Chi l’ha voluta mettere in contrapposizione è uno che vuole dare una lettura distorta. Marotta è stato obbligato a farlo, ma il suo è stato un lavoro determinante per arrivare a un confronto reale e non virtuale. E questo confronto che mette ora Icardi in grado di essere d’aiuto alla squadra. Poi se la mediazione è stata chiesta per dettare delle condizioni, è tutto più complicato perché poi a guardare e sentire c’è dietro una squadra, una tifoseria e anche un allenatore. C’è bisogno del sudore, di essere dentro la squadra. Icardi vale tanto insieme ai compagni. Per noi vale moltissimo quando è nella squadra a sudare. Lì vale più di Messi e Ronaldo. Questa è una storia dalla quale usciamo tutti sconfitti o nessuno vincitore, se preferite, ma c’è un punto fermo quello da cui ripartiamo. Ovvero la classifica e non è la stessa per tutti: la nostra è diversa da quella della Roma che è stata accomunata a noi. Ripartiamo da terzi in classifica e grazie ai nostri tifosi potremo lottare fino alla fine per la qualificazione alla Champions. Tutti uniti, con la stessa maglia, tutto è possibile. Icardi dentro la squadra è in grado di trascinarla. Da dentro. Da fuori non è in grado di aiutarla.

La Curva Nord ha criticato Icardi. Come può riconquistarla?

In questi ultimi allenamenti, in questo non mandarci dei messaggi social come ha fatto in passato, ha già riconquistato molto. La nostra tifoseria sa valutare e vedere. Lui è venuto ad allenarsi quando la squadra era in ritiro, ieri ha preso le randellate dai compagni in allenamento durante la partitella, dentro il gruppo ha sudato con tutti e la nostra tifoseria sa capire i segnali corretti. Poi è quello che credi che fa la differenza. Ora lui crede nella maniera giusta. In un gioco di squadra non tutto dipende da un giocatore. Bisogna tutti lavorare per il bene dell’Inter: in ogni momento e in ogni istante, noi che siamo professionisti stipendiati dall’Inter dobbiamo stare dalla parte dell’Inter. Io fino a che rimarrò qui starò dalla parte dell’Inter, della società, della squadra, dei tifosi e un pochino anche dalla parte mia perché ho un ruolo. Non dalla parte di un calciatore solo, ma della squadra, della società, dei colori. Tutto quello che scrivono quelli che non riportano le cose in maniera corretta, a noi non ce ne frega niente.

Come si fa a trasformare questa “sconfitta” del caso Icardi in una vittoria?

Siamo già ripartiti perché abbiamo messo un punto. Lui si è allenato bene e ha mandato messaggi corretti. Con lui siamo molto più forti, ma finché lui sta nel contesto della squadra. Lui per noi è un giocatore da seguire però sta a dieci chilometri di distanza. Lì davanti a noi finalizza e fa del bene. Ora siamo più forti. Si riparte da terzi in classifica. Due partite fa eravamo quarti. E questa situazione è migliore rispetto a due giornate fa. Chi scrive male ora, scrive male.

Anche il resto della squadra ha accettato il ritorno di Icardi?

C’era da mettere un punto da parte di tutte le componenti. Ora c’è bisogno di allenarsi e di sudare. C’è bisogno del profumo dell’erba, del calcio giocato, non di parlare tramite un’altra persona sennò non si diventa credibili al cospetto della squadra, Ora è dentro alla squadra e dà segnali che vuole esserci, che vuole dare una mano alla squadra. I tifosi leggeranno questo messaggio e come detto 1.500 volte, è un giocatore fantastico e fondamentale per qualsiasi squadra. Figuriamoci per l’Inter.

Come sarà il rientro di Icardi in squadra: graduale oppure…

Domani sarà titolare perché lui ha avuto la reazione giusta. Conta la testa perché il fisico risponde se la testa va. Sicuramente ci è mancato. Gioca e poi si vede se bisogna toglierlo. La reazione in questi giorni qua si vede in fondo alla partita.

Icardi ha detto qualcosa alla squadra?

Io ho dovuto dire certe cose per difendere l’Inter. Lui ha fatto quello che doveva, in maniera correttissima. Icardi è dentro i cori della curva come ha detto l’Inter. I passaggi sono stati tanti e ora c’è da mettere un punto. Non è stato convocato e ha pagato quello che doveva pagare dal nostro punto di vista. Poi bisogna sfruttare il lavoro di Marotta che è dentro la squadra. Un lavoro che è stato perfetto e ora diventa un qualcosa di fondamentale.

Dal punto di vista personale c’è qualcosa che l’ha ameareggiato? Farebbe qualcosa in maniera diversa?

Io ho da imparare da tutto o da tutto.