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La Serie A scende in campo contro la violenza sulle donne

Redazione

MILANO – Nel prossimo weekend calcistico, giocatori ed arbitri di Serie A entreranno in campo con segno rosso sul volto, per dare un "cartellino rosso" alla violenza sulle donne. L'iniziativa, organizzata da Lega Serie A e We...

MILANO - Nel prossimo weekend calcistico, giocatori ed arbitri di Serie A entreranno in campo con segno rosso sul volto, per dare un "cartellino rosso" alla violenza sulle donne. L'iniziativa, organizzata da Lega Serie A e We World Onlus, organizzazione che combatte ogni tipo di sopruso verso l'universo femminile, rientra tra le numerose manifestazioni legate alla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, che cade proprio il 25 novembre. In Italia sono 6 milioni le donne vittime di violenza, in media una su tre, l'80% delle quali dentro le mura domestiche, nel 65% dei casi con dei bambini presenti. Secondo gli organizzatori dell'evento, la sensibilizzazione e l'educazione è un'arma fondamentale e il calcio è il mezzo migliore per far arrivare questo messaggio ovunque. Ne è convinto soprattutto il presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè, il quale nel corso della presentazione dell'iniziativa insieme a Marco Chiesara, presidente di WeWorld Onlus, alla conduttrice televisiva Rossella Brescia, alla capitana dell'Inter Regina Baresi e ad alcuni ex giocatori come Francesco Toldo, Franco Baresi e Alessandro Costacurta ha spiegato: "È la seconda volta che diamo attenzione a questa iniziativa legata alla violenza alle donne. Il mondo del calcio deve sensibilizzare contro questi fenomeni perché ha un ruolo molto rilevante nel dare il suo contributo".

"In Italia più di 30milioni di persone seguono il calcio, 18 milioni vedono le partite, 10 milioni leggono notizie, si giocano 600mila partite l'anno e più della metà degli under 15 giocano a calcio - ha aggiunto il presidente della Lega Calcio -. Tutto questo deve essere messo a disposizione di valori importanti come la lotta alla violenza sulle donne. Dobbiamo intervenire ogni volta che qualcosa del genere accade". Concretamente, oltre al segno rosso sul viso di calciatori ed arbitri, all'ingresso in campo le squadre saranno accompagnate da bambine che indosseranno la maglietta dell'iniziativa. Un segnale forte arriverà anche dai capitani di tutte le squadre che indosseranno una fascia simbolo della giornata. In ogni campo sarà inoltre esposto uno striscione e sui maxi schermo sarà trasmesso lo spot della campagna per sensibilizzare il pubblico presente sugli spalti e i telespettatori. Anche sui social i calciatori saranno protagonisti, postando delle immagini insieme alle loro compagne dichiarando il proprio impegno a favore della campagna. L'ex vice commissario della Figc Alessandro Costacurta ha inoltre esortato a ricordare, oltre alle donne vittime di violenza, anche la posizione sfavorevole in cui ancora oggi l'universo femminile è costretta a sottostare: "Vorrei che le ragazzine che sognano di diventare calciatrici abbiano le stesse possibilità dei tanti bambini che sognano Messi o Cristiano Ronaldo e invece spesso sono ancora limitate in queste loro aspirazioni. Si deve lavorare anche in quella direzione". Corriere dello Sport.