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Piatek e Milan, parte la storia

Redazione

Oggi è il giorno di Piatek al Milan. Ieri il polacco era al Ferraris, ha assistito alla partita e alla fine ha salutato i compagni. Domenica la sua assenza pareva scontata e invece ha voluto esserci perché ci teneva ad abbracciare...

Oggi è il giorno di Piatek al Milan. Ieri il polacco era al Ferraris, ha assistito alla partita e alla fine ha salutato i compagni. Domenica la sua assenza pareva scontata e invece ha voluto esserci perché ci teneva ad abbracciare tutti. Era squalificato e, oltre a non poter giocare, non ha neppure potuto entrare negli spogliatoi. Così, al termine del match, ha aspettato in una saletta attigua che i rossoblù finissero la doccia e che lo andassero a trovare. Alle 17,30 è tornato a casa su una macchina messa a disposizione dal club. Da oggi, probabilmente, sarà a Milano e per lui si apriranno le porte rossonere: in città è in programma il vertice decisivo tra le due dirigenze per sistemare i dettagli (che per Preziosi non sono tali) e dare il via libera alle visite mediche del polacco. Ieri in tarda mattinata si era sparsa la voce che Piatek fosse già partito per raggiungere il capoluogo lombardo con l’obiettivo di “rifugiarsi” in un hotel in attesa delle visite mediche. La sua presenza a Marassi ha cancellato questa ipotesi, ma non ha messo in dubbio la fumata bianca attesa nelle prossime ore.

CASH E CONTROPARTITE - Preziosi non ha intenzione di scendere dalla valutazione di 40 milioni più bonus, mentre il Milan preme per abbassare la cifra cash inserendo una contropartita tecnica. I rossoblù hanno detto di no ad Halilovic; Bertolacci, in scadenza a giugno, ha un ingaggio alto, mentre José Mauri non pare rientrare nei piani di Prandelli. Il Genoa accetterebbe invece Plizzari, il portiere che Leonardo e Maldini non vogliono cedere. Corriere dello Sport.