Perinetti: “Ibrahimovic difficile da gestire, crede di essere il migliore al mondo”

Zlatan Ibrahimovic si è offerto in Serie A. Sono bastate poche dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per accendere il calciomercato ed i sogni dei tifosi: Napoli, Inter ed anche il Bologna ci sperano. Ultimamente sembra ci siano...

Zlatan Ibrahimovic si è offerto in Serie A. Sono bastate poche dichiarazioni ai microfoni de La Gazzetta dello Sport per accendere il calciomercato ed i sogni dei tifosi: Napoli, Inter ed anche il Bologna ci sperano. Ultimamente sembra ci siano stati contatti telefonici con Mihajlovic, lo svedese valuterà. A dicembre scadrà il contratto firmato con i Los Angeles Galaxy: rendimento da vero campione nonostante l'età, seppure in una lega meno competitiva di quelle europee. Ibra è convinto di poter fare ancora la differenza e vincere in Italia, non è certamente uno che punta soltanto a partecipare.

Perinetti sicuro: "Ibrahimovic problema per lo spogliatoio"

Giorgio Perinetti, ex dirigente del Genoa, ha espresso ai microfoni di Tmw Radio il proprio parere sulle possibilità dell'attaccante di tornare nel nostro campionato. Ecco il suo pensiero:

Ibra è una grande suggestione. Va contro le leggi fisiche vista l'età che ha, ma non so chi in Italia possa permettersi un personaggio del genere. Non può essere un attaccante che inserisci in un reparto, non si mette lì a fare il 4°. Si reputa il migliore al mondo. Gestirlo può diventare un problema.

Ibra in America ha risposto con i soliti modi spavaldi alla curiosa domanda di un giornalista degli States: "Se Ancelotti mi ha chiamato? Tutti chiamano Zlatan, anche tu vuoi il mio numero? Così puoi telefonarmi".

Carlo Ancelotti, infatti, aveva scherzato nel post gara contro l'Hellas Verona affermando in diretta: "Ibrahimovic lo seguo con affetto, stasera lo chiamo e vi farò sapere cosa mi risponde". Una battuta chiaramente ironica, ma al momento non c'è alcuna trattativa tra SSC Napoli e Zlatan Ibrahimovic. Difficile il suo ritorno in Serie A, ancor più difficile che vesta la maglia azzurra sul prato dello stadio San Paolo.