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Juve, nell'era Agnelli un miliardo e 200 milioni di investimenti!

Redazione

ROMA – Il “se” non è elegante, ma quando parliamo di calciomercato è un irrinunciabile compagno di viaggio. Quindi, perdonateci, “se” la Juve chiude anche Lukaku (convincendo Dybala ad accettare il...

ROMA - Il “se” non è elegante, ma quando parliamo di calciomercato è un irrinunciabile compagno di viaggio. Quindi, perdonateci, “se” la Juve chiude anche Lukaku (convincendo Dybala ad accettare il Manchester United dopo il blitz di ieri dell’agente in Inghilterra) completa un valzer infinito. Dal seguente titolo: strapotere assoluto. Non entriamo nel merito dei dispetti all’Inter, la rivalità è il sale di questo mondo e anche il pepe. Ma prendiamo la curva più larga, è un discorso di carattere generale. Se dal suo avvento, 2010, Andrea Agnelli ha speso 1 miliardo e 200 milioni sul mercato un motivo ci sarà. E’ il motivo di un sorpasso continuo, perenne, in curva e sul rettilineo. Se la Juve viaggia mediamente con almeno un paio di sessioni di vantaggio sulla concorrenza, ulteriore aspetto da tenere bene a memoria. Perché fa la differenza.

La campagna 2019 della Juve

Fabio Paratici è un perfezionista talmente maniaco che pensa sei mesi prima alle strategie dell’estate successiva. Quando è febbraio, per lui è come se fosse luglio. Traduzione: aveva braccato Ramsey fIn dall’inverno per strappargli un sì incondizionato. A luglio 2018 aveva inseguito Rabiot a fari accesi, trattando con il Paris Saint-Germain ma con la consapevolezza di poterlo indirizzare verso la scadenza di contratto per acciuffarlo a zero. Manovra da urlo, come se fossimo in contromano sull’autostrada e saltassimo qualsiasi auto sul nostro cammino. Non contento, dopo aver pensato a De Ligt in tempi non sospetti, Paratici ha lavorato in simbiosi con Mino Raiola garantendogli che la destinazione per Kean (Everton) senza rinnovo sarebbe stata la panacea per tutti, con il controllo del cartellino per un eventuale futuro ancora in bianconero. Raiola felice di là, Paratici felice di qua con il golden-boy olandese già pronto per i fotografi.

Cds