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ROMA - "Un mio ritorno in panchina? Non lo so, dipende dalle situazioni, sono un po' a riposo: mi sono goduto la famiglia e le vacanza, sono sereno e tranquillo e mi prendo il mio tempo". Così Vincenzo Montella, ospite a 'Radio Anch'io Sport', su Rai Radio1, rimasto a spasso dopo l'esonero dello scorso aprile dalla panchina del Siviglia. "A me piace lavorare all'estero come in Italia - spiega l'Aeroplanino - L'anno scorso con il Siviglia ci siamo presi delle soddisfazioni nelle coppe e siamo andati male in campionato, ma è stata un'esperienza molto positiva e ci terrei volentieri a lavorare di nuovo all'estero". Montella ne approfitta per commentare l'avvio del campionato: "E' sempre difficilissimo, si è alzato il livello e l'arrivo di Ronaldo ha alzato la competitività. Tante squadre hanno cambiato e ci vorrà del tempo, sarà di livello più alto rispetto agli ultimi".
Nel suo cuore, ovviamente, hanno un posto in pole position Milan e Fiorentina. "Il Milan? Lo guardo con un po' di malinconia e affetto - attacca Montella - E' stata allestita una buonissima squadra e il mio lavoro è stato incompleto, però non provo rimorso o rancore". "E' una squadra che si è rinforzata con un gran giocatore come Higuain, i giovani stanno crescendo e ha ampi margini di miglioramento. Sono pazzo di Higuain da anni, anche se Mandzukic ha dimostrato di essere utile alla squadra. Non cito Ronaldo, che è di un'altra categoria, ma Higuain è quello che riesce a rubarmi lo sguardo anche quando vedo una partita in tv. Se fosse arrivato prima sarei rimasto? Forse sarei andato via prima io... Se Cutrone puo' giocare con Higuain? E' un ragazzo che migliorerà sempre, ha un furore incredibile, ma tatticamente non mi pronuncio". Sulla Fiorentina: "Un mio ritorno sulla panchina viola? A Firenze ho trascorso tre anni meravigliosi, è una città unica, vedremo il futuro cosa ci riserva". Convinto che le italiane hanno buone chance di andare avanti in Europa e che il compito più difficile ce l'abbia la Roma ("Ma il Real sta attraversando un periodo di adattamento e Di Francesco saprà uscire da questo periodo non brillante"), Montella parla anche del Var: "Ha migliorato il calcio, adesso in area i difensori sono più attenti. Mi sarebbe piaciuto giocare con la Var, è chiaro che la rabbia aumenta quando subisci un episodio a sfavore. Introdurlo anche in Champions League? Credo che sul fuorigioco o sui falli chiarissimi sia necessario come il gol non gol".
L'ex bomber, campione d'Italia con la Roma, si unisce all'allarme del ct azzurro Roberto Mancini sullo scarso impiego nei club dei giovani italiani: "Non trovano spazio perché all'allenatore di club vengono chiesti subito risultati. Capisco Mancini ma se non si mette un paramento che obblighi a far giocare un numero minimo di giovani italiani, ogni allenatore è costretto a far giocare la squadra più pronta". Contento del bel momento delle due squadre genovesi ("Per loro c'è simpatia in più per la tragedia di Ferragosto"), Montella chiude con il Napoli di Ancelotti: "Sta trovando la sua identità, è più pragmatico ma i trofei si vincono con pragmatismo, e non giocando sempre in maniera eccezionale. Intanto sta trovando i risultati...". (in collaborazione con Italpress) Corriere dello Sport.
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