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Monchi: «Voglio portare la Roma al top»

Redazione

ROMA – "Il mio più grande obiettivo è costruire un modello economico che sia sostenibile e stabile, mentre a livello sportivo è portare la Roma più vicino possibile al massimo livello. Sono questi i miei due...

ROMA - "Il mio più grande obiettivo è costruire un modello economico che sia sostenibile e stabile, mentre a livello sportivo è portare la Roma più vicino possibile al massimo livello. Sono questi i miei due obiettivi". Così il ds spagnolo, Monchi, nel corso di una intervista per la rubrica 'Planet Futbol' della rivista americana Sport Illustrated' registrata lo scorso del 30 agosto. Il dirigente giallorosso, descrivendo il proprio lavoro ricorda quindi come nella Roma ci sia una "gerarchia simile a quella che c'è in ogni altro club. C'è un presidente, un direttore generale, un amministratore delegato etc. Il mio capo è Pallotta, ma fortunatamente io posso lavorare in autonomia, ovviamente tenendolo aggiornato su ogni novità. La nostra relazione è ottima, così come quella con Baldissoni e con Gandini. Assumere e esonerare gli allenatori è una mia competenza perché dalle decisioni dell'allenatore dipende il progetto sportivo. Io mi occupo di tutto ciò che riguardi la pianificazione sportiva della Roma, da chi sia l'allenatore, alla filosofia del club, comprare e vendere giocatori".

Le cessioni dell'ultima finestra di mercato (Alisson, Nainggolan e Strootman in particolare) hanno evidenziato ancora una volta la necessità da parte del club di Trigoria di fare cassa. "Per quanto tempo si andrà avanti così? Lavoriamo prima di tutto per trovare una sostenibilità economica, il che ci permette di decidere chi vendere e quando vendere oppure no. Siamo sulla buona strada, ma non significa che non venderemo nel futuro perché vendere non è un male, ma è una cosa normale se poi investi in strutture, allenatori e giocatori che fanno crescere il club - sottolinea Monchi -. Si è sempre venduto nella storia del calcio. Il Barcellona ha venduto Neymar, il Real Madrid ha venduto Ronaldo, la Juventus ha venduto Pogba e Higuain. Le società devono essere capaci di reinvestire i soldi".

Non sempre però si riesce ad acquistare l'obiettivo di mercato, come capitato con Malcom, soffiato all'ultimo dal Barça. "Ma non penso che avremmo potuto fare di più, il giocatore era pronto a salire sull'aereo per Roma, avevamo organizzato il viaggio per fargli raggiungere la squadra negli Stati Uniti, prenotato l'hotel e anche le visite mediche erano organizzate" conclude Monchi. Corriere dello Sport.