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Milan in Europa: Piatek e Suso battono il Frosinone

Redazione

Non si può ancora gioire in casa Milan ma qualcosa di buono è già stato fatto. Il 2-0 rifilato al Frosinone già retrocesso (il terzo successo di fila in canmpionato) significa Europa aritmetica. Si dovrà...

Non si può ancora gioire in casa Milan ma qualcosa di buono è già stato fatto. Il 2-0 rifilato al Frosinone già retrocesso (il terzo successo di fila in canmpionato) significa Europa aritmetica. Si dovrà aspettare l'ultima giornata per capire se sarà Champions o meno. Nella giornata dell'addio al rossonero di un emozionatissimo Abate, Gattuso ha comunque un motivo in più per sorridere, soprattutto in vista dell'ultima trasferta stagionale contro la Spal: il ritorno al gol di Piatek. Il pistolero inceppato è tornato a sparare dopo un digiuno di oltre 500 minuti. Un'eternità per un cecchino come lui. A chiudere il discorso è stata poi una magia su punizione di Suso. Non tutto è stato semplice, però, in questo tardo pomeriggio di San Siro. Il primo tempo del Diavolo è stato per lunghi trattti inguardabile. Solo un rigore parato da Donnarumma ad inizio ripresa ha dato la scossa necessaria alla squadra per tornare a giocare in modo dignitoso.

CRONACA E TABELLINO DEL MATCH

PRIMO TEMPO - Il primo tempo del Milan è pessimo. La squadra di Gattuso, visibilmente bloccata dalla necessità di ottenere la vittoria a tutti i costi, non riesce a giocare con la serenità necessaria ed appare imballata sulle gambe. Gli unici birilli dalle parti di Bardi arrivano dai piedi di Suso, l’unico rossonero a salvarsi dalla mediocrità generale. Piatek conferma il suo pessimo momento di forma, Borini si da molto da fare ma la sua corsa è spesso inconcludente. I 60 mila di San Siro (fra i quali ci sono Scaroni, Singer, Gazidis, Leonardo e Maldini) non gradiscono e fischiano senza pietà i padroni di casa.

Il Milan sfida il Frosinone con la nuova maglia rossonera

RIPRESA, SHOW MILAN - Nella ripresa scende in campo un altro Milan. Il merito, però, è dell’arbitro Manganiello che al 50’ fischia un rigore per il Frosinone per un netto contatto in area rossonera fra Abate e Paganini. Sul dischetto va Ciano che si fa ipnotizzare da Donnarumma. E’ la scintilla che accende il fuoco del Diavolo e l’entusiasmo di San Siro. Il pericolo sventato accende la squadra di Gattuso che comincia a macinare calcio e occasioni da gol. Borini se ne divora due, Piatek no. Siamo al 57’ quando il polacco ribadisce in rete un tiro-cross sbilenco di Borini: la gioia per il vantaggio è incontenibile, il bomber non ’spararava’ da oltre 500 minuti, ovvero dalla trasferta di Torino contro la Juventus. Il Frosinone perde fiducia ed esce di scena lasciando il campo agli scatenati avversari. La parola ‘fine’ al match la mette Suso che infila l’ottavo gol stagionale con una punizione meravigliosa dal limite al 67’. L'ultima parte del match è accademia pura con il Diavolo a gestire il doppio vantaggio e gli ospiti a tentare sterili offensive alla ricerca di un gol che non arriverà. Corriere dello Sport.