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Lazio, Parolo: «Il derby lo giochi per la tua gente»

Redazione

ROMA – Marco Parolo, cosa è per lei il derby? «Il derby è una partita che impari a conoscere solo quando arrivi a Roma. Fino a quando non ho giocato il primo derby non mi rendevo conto di cosa volesse dire. Dopo che lo...

ROMA - Marco Parolo, cosa è per lei il derby?

«Il derby è una partita che impari a conoscere solo quando arrivi a Roma. Fino a quando non ho giocato il primo derby non mi rendevo conto di cosa volesse dire. Dopo che lo hai capito diventa una partita nella quale sai che, se hai un’anima, devi dare tutto e devi vincerla. Vedi negli occhi della gente, del tifoso, un’emozione, una gioia incredibile, originale, unica. Tutte le partite sono importanti per l’allenatore, per il giocatore, per la società. Ma il derby è la partita che tu giochi per la gente, per i tifosi».

Come lo vede il derby di quest’anno?

«E’ sempre una partita a sé e non conta se è un momento migliore per noi e peggiore per loro. E’ una partita singola e si decide al momento. Sicuramente noi vogliamo dire la nostra e negli ultimi derby abbiamo sempre giocato bene. Spero che anche questa volta vada bene. Se giochiamo da Lazio possiamo vincere. Se giochiamo davvero da Lazio».

Chi può essere da una parte e dall’altra il giocatore decisivo del derby?

«Io dico Immobile, per noi. E’ un giocatore favoloso, è difficile trovarne altri così. Nel calcio, specie quello moderno con le difese arcigne, se segni molto fai la differenza per la squadra intera. Per loro Dzeko, giocatore che può metterti in difficoltà in qualsiasi momento».

Come si spiega la situazione della Roma in questo momento?

«Non è facile spiegarla e non è facile la situazione. Quando si fa una grande stagione - non dimentichiamo che la Roma è arrivata in semifinale di Champions - e in estate ci sono cessioni importanti di giocatori decisivi bisogna poi ritrovare un equilibrio e i risultati devono dir la loro. Io ho visto la partita con il Bologna e se la Roma avesse vinto la partita non ci sarebbe stato nulla da dire, per le occasioni che ha avuto. Nel calcio le cose spesso vengono giudicate sulla base del risultato e non della prestazione, ma temo sia inevitabile. Sicuramente non avere punti in classifica non mette tranquillità. Sono sicuro che è una squadra con giocatori forti e penso che loro prima o poi ne usciranno. Fatto sta che noi siamo contenti di essere davanti alla Roma in questo momento». Corriere dello Sport.