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TORINO - La Juve rialza il muro e vola. Rieccola, la squadra granitica, imperforabile, che fa della difesa una delle sue armi principali. Non è una novità, certo: è così da sette campionati a questa parte e, guarda caso, sono arrivati sette scudetti. Massimiliano Allegri, infatti, lo sottolinea spesso e volentieri: vince chi ha la retroguardia migliore. Perchè, è ovvio, servono i gol di Ronaldo, Dybala e compagnia per scavare un solco di sei punti in otto giornate, ma serve anche una fase difensiva perfetta che permetta di fare la differenza. E nella sfida che ogni anno si rinnova per i campioni in carica, c'è proprio questa costante. Basta così dare un'occhiata ai numeri, che non mentono mai. La Juve ha subito 5 gol in 8 partite di campionato; zero nelle due di Champions League con Valencia e Young Boys. E, in ogni caso, in serie A c'è chi fa meglio dei bianconeri: è della Sampdoria, infatti, la migliore retroguardia del torneo, con sole 4 reti al passivo. Il Napoli, principale concorrente diretta per il titolo e primo inseguitore della capolista, ha incassato il doppio degli uomini di Allegri, 10 gol. Mentre l'Inter, terza forza, si mantiene sul trend juventino: 6 reti subìte. La svolta per la squadra di Allegri è arrivata dopo le prime quattro giornate: tra Chievo, Lazio, Parma e Sassuolo, la difesa era stata perforata 4 volte. Un solo clean sheet all'attivo di Szczesny, quello contro i biancocelesti allo Stadium. Un inizio, quindi, un po' «ballerino», con qualche disattenzione di troppo che non ha comunque impedito di compiere il percorso netto di sole vittorie. Allegri ci ha lavorato su, ha puntato con maggiore continuità sulla linea a quattro, tornando anche all'usato sicuro del reparto «a tre», chiedendo soprattutto maggiore concentrazione. «Bisogna trovare continuità difensiva» ha ripetuto anche alla vigilia della trasferta di Udine. Ebbene alla Dacia Arena, ultimo impegno prima dello stop per le Nazionali, Szczesny è rimasto imbattuto, chiudendo un periodo più che soddisfacente in termini di rendimento, cui ha partecipato anche Perin con l'esordio contro il Bologna. Nelle ultime sei gare, Champions League compresa, infatti, la Juve ha subito soltanto un gol, quello di Mertens nello scontro diretto con il Napoli. Lucchetto chiuso, quindi, e zero gol al passivo contro Valencia, Frosinone, Bologna, Young Boys e Udinese. Corriere dello Sport.
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