Inter, la sindrome da assedio

Il rumore è forte. Si sente lo sferragliare nei dintorni della Pinetina. Ogni dichiarazione, anche la più mansueta, la più innocente, viene letta in modo tale da ritorcersi contro l’Inter. L’indimenticato e...

Il rumore è forte. Si sente lo sferragliare nei dintorni della Pinetina. Ogni dichiarazione, anche la più mansueta, la più innocente, viene letta in modo tale da ritorcersi contro l’Inter. L’indimenticato e indimenticabile rumore dei nemici che tanto eccitava Mourinho. È tornato, forse più forte di ieri, di sicuro più insistente. Spalletti ha l’udito fine e se n’è già accorto. Sa che a questo punto della stagione, dopo un gennaio terrificante, può succedere di tutto. Anche perché il plotone di quei nemici si è allargato. Ci sono 8 squadre, nel breve segmento di 7 punti, che lo stanno rincorrendo. Negli ultimi 25 anni di Serie A, solo una volta ce n’erano di più a intorno al quarto posto. Non solo, sabato prossimo l’Inter incontrerà al Tardini una squadra che, vincendo, potrebbe entrare in quel gruppetto di temibili avversarie dei nerazzurri. È la squadra che sabato scorso ne ha fatti tre alla Juventus. L’Inter ha già perso la Champions, anche se non era semplice proseguire la strada in un girone del genere (come per le dichiarazioni, anche i dati si possono interpretare in modi diversi, quasi opposti), ha perso malamente la Coppa Italia, sta giocando male, molto male in campionato, e dietro spingono come forsennati. In testa al gruppetto delle 8 c’è il Milan. Il rumore dei nemici storici è assordante.

Marotta: "I ragazzi devono capire il senso di appartenenza" Corriere dello Sport.