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Ibrahimovic al Bologna: si può fare. Napoli più defilato

Alessandro Silvano Davidde

Ibrahimovic al Bologna è un’ipotesi più che plausibile. Giorni fa ne hanno parlato Riccardo Bigon e Walter Sabatini, oggi qualche parola anche di Medel. Se ne parla all’ombra delle due torri: Ibrahimovic è cosa vera, si può fare...

Ibrahimovic al Bologna è un'ipotesi più che plausibile. Giorni fa ne hanno parlato Riccardo Bigon e Walter Sabatini, oggi qualche parola anche di Medel. Se ne parla all'ombra delle due torri: Ibrahimovic è cosa vera, si può fare davvero.

Ibrahimovic più vicino al Bologna: i dettagli

La questione Ibrahimovic nasce da un rapporto personale del mister con il giocatore: se succederà, sarà per l’affetto del giocatore verso Mihajlovic. Ibrahimovic vorrebbe il Bologna per aiutare il mister. I due infatti si conoscono e c'è affetto e amicizia. Ma gli affari hanno bisogno anche dei soldi: certamente quelli non mancano a Saputo (uno degli uomini più ricchi al mondo), ma c'è da valutare l'effettiva voglia del patron rossoblu di accontentare lo svedese. Zlatan infatti percepisce circa 8 milioni di euro l'anno dai L.A. Galaxy e sono esclusi gli introiti degli sponsor (ben più alti in USA che in Italia). Di fatto bisognerebbe trovare un accordo di qualche mese con l'opzione per il rinnovo, ma sarà decisamente caro. Va bene l'amicizia, ma un affare è pur sempre un affare. Il Bologna medita, ad ora in Italia è la squadra più concreta sullo svedese.

Il Napoli sta a guardare. Forse

Gli azzurri avevano un'idea su Zlatan a gennaio. Sicuramente affascina Aurelio De Laurentiis (che non ha smentito di un interessamento), ma anche qui c'è lo scoglio sullo stipendio e sul tipo di contratto. Inoltre ci sarebbe da risolvere la questione dei diritti d'immagine: il Napoli solitamente li trattiene e per lo svedese sarebbe un problema insormontabile visto quanto guadagna su di essi. Infine il Napoli si sarebbe defilato - per ora - anche per i problemi interni nello spogliatoio: l'ammutinamento dei giocatori ha spostato l'attenzione. Ad ora il mercato (in entrata) resta in secondo piano.