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Caro direttore, parlando sotto le stelle (per non dire altro), a proposito di forza Inter per questo match con la Juventus, posso assicurarti che, a Napoli, solo la borghesia, questo fantasma cittadino che ha sempre vissuto di aiuti esterni (armiamoci e partite), griderà forza Inter, mentre nel nobilmente onirico chalet di Mergellina abbiamo deciso di esprimerci con un forza Juventus per la certificazione definitiva, solenne e incancellabile di questo campionato noioso, decisamente noioso, ineluttabilmente noioso e assolutamente finito. Punto.
Noi che abbiamo civilmente combattuto per l’aborto, vogliamo certificare ancora una volta, e in questo caso particolare, che lo scudetto è suo e se lo gestisce lei, Madama Juve, e che l’aborto del campionato, al quattordicesimo mese di gravidanza, non ci scandalizza. Ma a questo punto saremmo propensi per la cessazione di tutte queste inutili gravidanze abortive, con già sette casi accertati, cominciando a proclamare la fine immediata di questo campionato peraltro poco allenante, come afferma l’austero maestro Fabio Capello (tanto di Capello), perciò noioso e non solo poco allenante per la stessa Juve.
E, non vorremmo, nella nostra umana comprensione del mondo, che la Juventus dovesse pagare in Champions un campionato poco allenante passando dal Sassuolo all’Atletico Madrid per non citare altre squadre più allenate dai loro campionati allenanti. Saremmo anche per l’assegnazione ad honorem dei prossimi dieci scudetti alla Juventus, nella pace del Signore, evitandoci proprio a noi di Napoli questo eterno e beffardo ruolo di anti-Juve, comunque con l’assegnazione ad honorem del secondo posto per i prossimi dieci anni al Napoli, come proiezione delle ultime statistiche.
In questo modo eviteremmo l’amara conferma del Pil negativo del campionato italia no, non per cercare il pil nell’uovo, ma perché è evidente il fallimento del nostro pallone interno lordo camuffato da un sistema sovranista e populista che grida ancora al campionato più bello del mondo solo perché siamo in un Paese in cui ‘o campionato più scarrafone del mondo è bello a mamma soja, che se poi la mamma è mamma Juve siamo a cavallo e gli scudetti tornano.
Questo forza Inter, che si vuole malevolmente attribuire ai napoletani, è invece una storia tutta italiana, in politica soprattutto. Il nemico del nemico mio è mio amico è un adagio, una speranza, un conto terzi di chi non ha la forza di battersi direttamente e chiama in aiuto il soccorso rosso, imbastisce inciuci e organizza congressi e gazebo. Perciò forza Juventus così ci eviteremo lo stress di un patetico inseguimento dal momento che è inimmaginabile che l’imbattuta e imbattibile Juve incorra in 24 pareggi lasciandosi superare dal Napoli di Ancelotti ‘o sole mio, peggio ancora dai cinesi di Milano e dagli americani di Roma.
Come si possa risolvere la faccenda in futuro non è facile da immaginare, intanto la situazione si fa anche logisticamente e instabilmente pericolosa perché sul carro unico dell’unico vincitore sono ora in troppi a salire e si temono rovesci dannosi. I carri dei perdenti offrirebbero comodi posti e percorsi tranquilli, ma sono come gli autobus a Napoli, non passano mai e, a gennaio, sono sempre in riparazione.
C’è poco altro da aggiungere. Da quando il campionato è partito non c’è alcuna grossa novità, lo scudetto è già vecchio e finito e andrà dove andrà, si gioca inutilmente la sera, compreso il mercoledì, e si sta a parlare per intere settimane, e tutti hanno molto da dire per il tempo che rimane. Parole, parole, parole per riempire un campionato vuoto, tv e giornali da riempire. Juve che cosa sei, che cosa sei, non cambi mai, non cambi mai. Corriere dello Sport.
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