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Esterno Roma, idea nuova: ora c'è Pavon

Redazione

ROMA – Monchi si era congedato così: “Malcom ha scelto il Barcellona? Lavoreremo per prenderne uno più forte”. Monchi ha un altro nome in agenda, quello di Cristian Pavon. E’ lui la possibile new entry,...

ROMA - Monchi si era congedato così: “Malcom ha scelto il Barcellona? Lavoreremo per prenderne uno più forte”. Monchi ha un altro nome in agenda, quello di Cristian Pavon. E’ lui la possibile new entry, valutazioni in corso. Da una soffiata che assomiglia a una proposta, è nata un’idea e la cataloghiamo così, con prudenza e realismo: in queste ore la Roma si sta concedendo lunghe riflessioni. E non potrebbe essere diversamente: 22 anni, gioiello del Boca Juniors, passaporto comunitario, clausola rescissoria da circa 37 milioni di dollari (circa 31 milioni di euro). Una precisazione sulla clausola: Angelici, boss del Boca, ha recentemente annunciato di averla aumentata, ma senza specificare. La Roma ha memorizzato e ha avuto ulteriori segnali sul fatto che si possa trattare per una cifra da 34-35 milioni (di euro) con una percentuale sulla futura vendita. Stiamo allertati, con la prudenza che serve.

Pavon non ha bisogno di troppi cerimoniali o presentazioni. Segni particolari: devastante nel dribbling, cambio di passo, assist e gol. Non è un gigante, poco meno di 170 centimetri, ma un fulmine. Monchi ha eccellenti rapporti con Hidalgo (attualmente in Giappone) e con gli intermediari, nei prossimi giorni il Boca sarà in Europa per alcune amichevoli (a Ferragosto ospite del Camp Nou e del Barcellona), potrebbe essere l’occasione giusta per approfondire. Ma prima bisogna apparecchiare bene, non ci piove. Di sicuro un nome che entra nella lista, all’interno di una mini processione di talenti. Tra Bailey (costoso), Neres (idem), Suso (recentemente blindato da Leonardo),l’eterno Berardi (oggi più aggrappato al Sassuolo che alle voci di mercato), Marlos (che non convince completamente), inseriamo lui. Il possibile jolly dell’ultimo minuto. Pavon, semplicemente “El Pibito”, inutile aggiungere la motivazione di quel soprannome. In Argentina ti affibbiano qualcosa già da quando sei in fasce, figuriamoci se spopoli sulla fascia, fai la differenza e hai qualità nettamente superiori alla media. Vi consigliamo di rovistare sul web: non le giocate, ma una partita da gustare completamente, senza magheggi o “taglia e cuci”. Vi convincerà. Anzi, probabilmente vi stupirà. A proposito di soprannomi: per molti non solo “El Pibito”, ma anche “il nuovo Lavezzi”. Specialità della casa: sgomma e lascia il segno. Può occupare tutti e tre i ruoli dell’attacco, sulle fasce meglio.

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