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Dossier calciomercato: gli obiettivi delle 20 squadre di serie A

Redazione

C’è chi pensa al mercato di domani. Per virtù (la Juve). Per necessità (l’Inter). Per carenza di materia prima (il Napoli). C’è chi ha bisogno di gran mercato oggi, un club al comando: il Milan. Con il...

C’è chi pensa al mercato di domani. Per virtù (la Juve). Per necessità (l’Inter). Per carenza di materia prima (il Napoli). C’è chi ha bisogno di gran mercato oggi, un club al comando: il Milan. Con il rispetto che si deve al FPF, urge muoversi in punta di piedi ma con l’esigenza di non bruciare l’arrosto. La sessione invernale è definita di riparazione (3-31 gennaio, tranquilli che siamo già operativi), in qualche caso è di disperazione. Il Milan sarebbe disperato se non arrivasse tra le prime quattro con vista Champions, ma anche l’Udinese se non trovasse una chiave per uscire rapidamente da una classifica che non le appartiene. Il Frosinone sarebbe disperato se la stagione del Grande Ritorno - in uno stadio magnifico e di proprietà - finisse a gennaio, tristezza mia non portarmi via. E la Fiorentina sarebbe disperata se, con una squadra ricca di giovani in crescita, non restasse in corsa per uno spicchio di Europa. Il centrocampista ivoriano Sanogo, invece, è felice: lascia lo Young Boys e va in Arabia (Al Ittihad), 6,5 milioni per il cartellino e oltre due milioni (a stagione) di ingaggio, con tanti saluti alla Roma che si era avvicinata. Morale: qualcuno si dannerà davvero, inevitabile. Quando distribuisci le carte di mercante in fiera i premi sono quattro o cinque, mica venti. Ma non ditelo in queste ore, abbiate pietà. Il 24 dicembre - vigilia di Natale - c’è sempre una speranza persino per chi finge di averla. Traduzione: il mercato è un salvagente da acciuffare al volo, anche da parte di chi pensa di essere in mezzo all’oceano con una barchetta. Certo, esiste una bella distanza tra la Juve e il resto del gruppo. La Juve viaggia con qualche sessione di vantaggio, è in pieno flirt con Ramsey (a zero, prelibato menu di casa Agnelli) dopo aver sondato Manolas, Pogba, Isco e lavorato per De Ligt. A proposito di Manolas: è entrato in orbita Raiola. Non significa che avrà obbligatoriamente una maglia a strisce bianche e nere, ma può essere un’ipotesi concreta. La Juve c’è sempre quanto tu pensi che debba essere da un’altra parte, è la sua forza. Questo gap in qualche modo dovrà finire, chissà quando e chissà come. E mentre il Milan si interroga su Higuain, a casa Chelsea sognano Saul dell’Atletico Madrid per il centrocampo, sarebbe una strada per liberare Fabregas. Quando la Juve avrà una necessità vera per il mercato di gennaio, significherà che il vento è cambiato. Non siamo in grado di darvi una data e neanche mezza. Stavolta abbiate pietà voi. Corriere dello Sport.