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Cristiano Ronaldo, dove sei? Flop in Europa dopo 10 anni

Redazione

Ronaldo dove sei? Dopo la notte del Wanda Metropolitano sono tanti i tifosi della Juventus che si chiedono che fine abbia fatto il fuoriclasse che era stato acquistato per fare la differenza soprattutto in Champions e che invece, numeri alla mano,...

Ronaldo dove sei? Dopo la notte del Wanda Metropolitano sono tanti i tifosi della Juventus che si chiedono che fine abbia fatto il fuoriclasse che era stato acquistato per fare la differenza soprattutto in Champions e che invece, numeri alla mano, ha disputato la peggior stagione in Europa da quando è diventato… CR7. Mercoledì notte il portoghese ha lasciato la mixed zone dell’impianto dei colchoneros facendo lo stesso gesto che sul campo aveva rivolto al pubblico che lo fischiava e lo insultava ovvero mostrando le cinque dita della mano. «Io ho cinque Champions, l’Atletico zero» ha sibilato scuro in volto perché dai giornalisti spagnoli aveva sentito qualche parola che non gli era piaciuta.

Uno “scatto” frutto di un mix di orgoglio e delusione perché non è contento del rendimento che ha avuto finora fuori dai confini italiani (19 reti in A). La Juve si aspettava di più da Cristiano e lui stesso sa che, se non tornerà a essere se stesso in fretta, vedrà sparire sia la possibilità di vincere il sesto Pallone d’Oro sia quella di assicurarsi alcuni dei ricchi bonus previsti dal suo contratto.

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NUMERI CHOC - Sono passati 10 anni dall’ultima volta in cui CR7 aveva segnato di meno rispetto a ora dopo 6 partite di Champions. Allora correva il 2008-09 e quella era la sua ultima stagione al Manchester United prima del trasferimento da 94 milioni alla corte di Florentino Perez. Cristiano rimase a secco nelle prime 6 gare in Europa e chiuse quell’edizione con 4 centri perdendo in finale a Roma contro il Barcellona. Gli era capitato di non segnare anche nel 2006-07 e nei primi anni della sua carriera, ma quello non era ancora il Ronaldo che tutti conosciamo, sia perché era giovane sia perché giocava esterno e sottoporta non era così spietato come dopo il trasferimento a Madrid. Piuttosto fa specie il paragone tra il rendimento attuale e quello alla Casa Blanca. La stagione che è si avvicina più all’attuale è la 2016-17: allora aveva all’attivo 2 centri dopo 6 match, ma poi chiuse alzando la Coppa con un fatturato personale di 12 reti. Dagli ottavi alla finale fu implacabile. Un precedente ben augurante? Agnelli lo spera perché, oltre al desiderio di tornare a vincere la Champions, c’è da tenere presenti alcuni risvolti economici.

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