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Chiellini: «Scritte shock a Firenze? Basta odio, bisogna educare il tifo»

Redazione

TORINO – "Il Torino è cresciuto tanto, ha fisicità e sono bravi nelle ripartenze: con Mazzarri hanno fatto un upgrade importante, possono mirare all'Europa e quindi metterci in difficoltà". Archiviata la...

TORINO - "Il Torino è cresciuto tanto, ha fisicità e sono bravi nelle ripartenze: con Mazzarri hanno fatto un upgrade importante, possono mirare all'Europa e quindi metterci in difficoltà". Archiviata la sconfitta indolore contro lo Young Boys, Giorgio Chiellini invita la Juventus a non fidarsi dei cugini granata, avversari del derby di sabato. "E' una squadra che mi sta simpatica, a parte quei 180 minuti in cui siamo rivali - rivela il capitano bianconero ai microfoni di Dazn, che quest'anno trasmetterà la stracittadina -. Cristiano (Ronaldo, ndr) ha già capito che due partite non sono come le altre: quella contro l'Inter e quella col Toro".

I MIGLIORAMENTI - Anche la Juve, secondo il difensore, è migliorata molto. "In questi anni ci siamo sempre messi in discussione - sostiene - lavorando su quei difetti in cui abbiamo margini di miglioramento. Questa squadra si è saputa rinnovare tanto e in poco tempo, basta pensare a quanto è cambiato tra Cardiff e Berlino, otto undicesimi della squadra erano diversi ma non si tratta solo di uomini, soprattutto di stile di gioco". Qualche difetto però, a giudicare dalle ultime prestazioni, sembra rimasto. "Quel pareggio col Genoa sono due punti regalati, con tutto il rispetto. E poi siamo arrivati troppe volte nel finale di partita sull'1-0 - osserva Chiellini - quasi sempre l'episodio ci ha detto bene anche grazie al nostro atteggiamento, però poi succede che col Manchester la paghi con gli interessi. L'1-0 è perfetto fino al 60', se poi magari riesci a segnar il secondo è ancora meglio, perché è vero che non prendere gol dà fiducia, però un po' di margine farebbe risparmiare energie fisiche e mentali. In settimane come questa - conclude - dove passano 72 ore tra la Champions e il derby, sarebbe fondamentale...".

PARAGONE CON SCIREA - "Quelle scritte non sono contro la persona, quello è odio verso il club". Il capitano della Juventus è tornato anche sulle scritte choc comparse fuori dal Franchi, a Firenze, contro i caduti dell'Heysel e contro Gaetano Scirea, indimenticato capitano bianconero. "Il calcio è una valvola di sfogo - osserva il difensore ai microfoni di Dazn - Speriamo che piano piano si riesca a educare al tifo positivo e non all'odio verso gli altri". "Poter essere paragonato a Scirea, non tanto nello stile di gioco quanto nei valori che porto avanti, mi rende orgoglioso", aggiunge Chiellini, che quest'anno ha ereditato la fascia da capitano da Buffon. "E' una persona con cui ho condiviso tutto - dice del portiere - quello che gli invidio è la capacità di toccare le corde giuste in quei momenti della stagione in cui il capitano deve compattare il gruppo. E Gigi riusciva ad arrivarti dentro". Chiellini non dimentica neppure Del Piero: "Mi ha accolto a Torino quando avevo 21 anni - ricorda - Nei primi mesi mi sentivo inadeguato in mezzo a tanti campioni, ma lui ha sempre cercato di farmi sentire parte del gruppo nonostante avessi interessi completamente diversi. Ed è quello che sto cercando di fare io con i ragazzi nuovi che arrivano. Tipo Ronaldo...". Corriere dello Sport.