calciomercato

Assalto Roma, ora Nzonzi e anche Neres

Redazione

SAN DIEGO – Ciao Malcom, noi andiamo avanti. Si è improvvisamente riacceso il mercato della Roma, che punta a rinforzarsi in due ruoli e non più uno soltanto: oltre all’attaccante esterno di destra, può arrivare...

SAN DIEGO - Ciao Malcom, noi andiamo avanti. Si è improvvisamente riacceso il mercato della Roma, che punta a rinforzarsi in due ruoli e non più uno soltanto: oltre all’attaccante esterno di destra, può arrivare anche un grande regista. Il nome ormai è acclarato: si tratta di Steven Nzonzi, centrocampista del Siviglia che ha appena vinto il Mondiale con la Francia.

L’ASSALTO - Monchi lo ha portato a casa nel 2015 dallo Stoke City per 10 milioni, adesso può riprenderlo per la Roma a 30. Non pochi soldi per un giocatore di 30 anni, ma sempre meno rispetto alla clausola rescissoria che il giocatore ha firmato tre anni fa e che lo vincola al Siviglia fino a quota 35. Nzonzi, che ha origini congolesi, era stato cercato nelle scorse settimane dall’Arsenal. In passato anche dalla Juventus. Ma ora si sta aprendo uno spiraglio per la Roma grazie alla volontà del giocatore, che chiede di misurarsi con la Champions League dopo aver sollevato in Russia la Coppa del Mondo. In realtà sul fronte centrocampisti Monchi studia anche un’alternativa più comoda: è sempre un francese di origine congolese, si chiama Tanguy Ndombele, è nato nel 1996 e ha giocato l’ultima stagione in prestito all’Amiens. Adesso è rientrato al Lione, che lo valuta 25 milioni. Se dovesse risultare difficile ottenere uno sconto su Nzonzi, la Roma virerebbe sul piano B.

ATTACCO - Dalla quantità di denaro che uscirà per il centrocampista, dipendono le mosse sull’attaccante. E viceversa. Assorbita la delusione per Malcom, che può provocare strascichi legali in seno alla Fifa, Monchi si è concentrato su altre opzioni intriganti: una nasce dall’Ajax, proprio come Kluivert, ma non è Ziyech, che pure era stato trattato a lungo prima dell’arrivo di Pastore. Il nome giusto è David Neres, una specie di clone di Malcom: sia per la nazionalità brasiliana, sia per l’anno di nascita (1997), sia per il ruolo e il piede mancino. L’Ajax però davanti al primo contatto ha sparato alto: 50 milioni. Costa quanto Federico Chiesa, un po’ troppo. Corriere dello Sport.