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(Photo by Getty Images)
Luca Marchetti, giornalista Sky ed esperto di mercato, è intervenuto a Radio Marte, nel corso di “Forza Napoli Sempre”, ed ha fatto il punto sulla situazione di Zielinski e Lozano, ma anche sul futuro di Spalletti e di Giuntoli.
"Quando ha incontrato il Milan in Champions il Napoli non attraversava il momento migliore così come non lo attraversa adesso il Milan e lo abbiamo visto ieri sera. Ma invece di rammaricarsi per quello che poteva essere e non è stato bisogna godere di quello che è stato, ed è stato assolutamente meritato. In Champions il Napoli quest'anno ha fatto il cammino più lungo. Ma in questo tipo di competizione ci vuole anche l'esperienza. E, secondo me, non è soltanto un caso se ieri l'Inter è stata più focalizzata rispetto al Milan, anche per la gestione dello stress di una partita così. Molti dei giocatori nerazzurri sono abituati a questo tipo di partite. Il Milan, che è una squadra più giovane, sebbene talentuosa, di queste partite ne ha giocate di meno. Non so chi potrebbe sostituire Spalletti se andasse via. Potrebbe essere un allenatore che gioca col 4-3-3 perché la rosa è stata costruita per fare questo tipo di gioco e sono almeno 2-3 anni che si gioca così. Sono tanti gli allenatori che potrebbero far bene a Napoli ma non credo che la società di De Laurentiis abbia cominciato a guardarsi intorno se non in modo assolutamente clandestino. Io ribadisco che il primo passo da fare sia che Spalletti e De Laurentiis debbano prendere questo benedetto caffè.
Io sono convinto che con Lozano e Zielinski si possa ancora dialogare e non escludo la possibilità di poter arrivare a degli accordi. A volte le firme arrivano anche nell'ultimo anno di contratto. Kim e Osimhen sono, invece, richiestissimi. Se andassero via tutti e 4 su 28 sarebbe sempre un cambio naturale. E non credo che il cambio sia per forza un fatto negativo, vedi lo scorso anno. Anche perché ci sarebbero soldi da reinvestire. Il Napoli oggi ha acquisito la consapevolezza, che il Milan ha avuto nel corso della stagione e che gli ha fatto fare strada in Europa, di aver vinto. Accardi come direttore sportivo mi piace, è un ottimo conoscitore di calcio, ha avuto una grandissima scuola perché a Empoli fai tanto e fai tutto, ha avuto grandissimi maestri, ha avuto grandi allenatori, è uno che sa guardare i giocatori. Il business dell'Empoli, in piccolo, somiglia a quello del Napoli. Cercare di arrivare in serie A, mantenere la categoria, senza avere un dissesto economico nei conti. Non mi stupirebbe, quindi, se il Napoli scegliesse Accardi. Sottolineo il fatto che Giuntoli ha firmato due miracoli non di poco conto come il Carpi in serie A e il Napoli scudettato".
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