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Nicola Innocentin, agente di Amin Younes, parla in prima persona GianlucaDiMarzio.com in merito alle parole del De Telegraaf, che questa mattina ha riferito della decisione del calciatore di lasciare immediatamente Napoli a causa di alcuni contatti con la camorra.
Dal procuratore arrivano smentite: “Quanto scritto è una falsità assoluta. La città di Napoli, la sua gente, la società stessa non meritano queste cose: solo chi non conosce Napoli può scrivere certe cose. Nei tre giorni in cui Amin è stato in Italia io sono stato sempre al suo fianco e posso garantire che lui è rimasto estremamente colpito dall’affetto della gente napoletana. Pensa che siamo andati a mangiare e addirittura, avendolo riconosciuto, gli hanno fatto fare una pizza! Amin poi, quando siamo stati insieme al San Paolo, è rimasto impressionato dal calore dei tifosi, oltre che dalla bellezza del gioco del Napoli".
Prosegue: “Non è assolutamente vero che l’allenatore abbia messo in dubbio il suo utilizzo immediato come invece è stato scritto in Olanda, si tratta di un’altra falsità. Sarri e Amin hanno affrontato diversi aspetti tecnici, con l’allenatore del Napoli che ha dimostrato di conoscere molto bene il ragazzo: un colloquio più che positivo, lo posso garantire. Il tentativo di anticipare il suo arrivo a gennaio era solo per permettergli di ambientarsi con sei mesi di anticipo in una nuova realtà, una cosa normale e che avviene per ogni giocatore specialmente per chi arriva dall’estero. L’idea di Sarri era quella di farlo entrare nelle rotazioni della squadra, poi ovviamente l’ultima parola sarebbe spettata sempre al campo”.
I motivi del rifiuto invece sono:“Amin ha confermato al presidente De Laurentiis in persona di voler far ritorno all’Ajax a gennaio solo ed esclusivamente per motivi personali. L’avvocato del Napoli Grassani parla di contratto per cinque anni già firmato dal ragazzo e depositato in Lega? E’ vero, è cosi. Younes dal 1 luglio 2018 sarà un giocatore del Napoli e risponderà alla convocazione del club: poi, ovviamente, toccherà a lui decidere se rispondere o meno con tutte le conseguenze del caso o se magari valutare con il Napoli altre soluzioni. Ma lui ha firmato un contratto che lo legherà alla società azzurra fino al 2023. Io credo che in molti – procuratori, intermediari, club – hanno messo in atto delle ‘manovre di disturbo’ una volta che hanno visto che il trasferimento al Napoli del ragazzo a gennaio non si è concretizzato. Ma ripeto, quello era solo un tentativo di anticipare di sei mesi l’operazione”.
FOTO SSCN
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