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A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio è intervenuto Mauro Meluso, ex calciatore di Lazio e Salernitana ed ex ds dello Spezia.
Ecco di seguito riportate le dichiarazioni:
"Ci sono possibilità di vedere Verde al Napoli? Credo che Daniele abbia svolto un percorso particolare. Dopo le esperienze all'estero, sono due anni ormai che è giunto in Italia e sta facendo bene. Ho avuto la fortuna, attraverso il suo agente Luigi Lauro, attento alle esigenze del giocatore, di averlo condotto in Liguria allo Spezia con una cifra irrisoria, aderendo al decreto crescita in modo straordinario. È stata un'operazione vantaggiosa per il club, in virtù del decreto attuato. Daniele è un talento italiano, è maturato tanto ed è pronto per una squadra di vertice, soprattutto per le sue abilità tecniche".
"Ha un talento fuori dalla norma, anche più più Daniele, mai espresso pienamente, soprattutto per la sua estrema sensibilità. È un professionista di assoluto valore, lo portai anni fa già a Lecce nel mercato invernale. Poi venne a Spezia dove ha ritrovato la sua dimensione, anche se quest'anno con la Fiorentina ha disputato comunque un'ottima stagione. Di Italiano mi ha sempre stupito il grande coraggio di giocare a viso aperto con qualsiasi squadra incontrasse".
"Sono estremamente entusiasta per Erlic, ho avuto la fortuna di aver conoscere questo calciatore. Dispiace che lo Spezia lo abbia venduto al Sassuolo, poteva ancora essere utile alla causa. Tuttavia, il calciatore ha forse delle esigenze differenti dalla società ligure. Per quanto riguarda i fondi americani, ben vengano che si facciano avanti, soprattutto per la loro spinta economica. Sono stato ds dello Spezia quando fu attuato il passaggio di proprietà, questi uomini americani sono rispettabili ed intervengono di rado".
"Sono legato ad alcuni presidenti come Stirpe. È evidente che i patron debbano essere rispettati, perché hanno l'onere di garantire l'andamento di una macchina infernale come il calcio. Non metto in dubbio che debbano avere anche delle giuste pretese di protagonismo, ma il presidente intelligente è colui che possiede dimestichezza con la materia e comprende la scarsa rilevanza dell'esposizione mediatico. Il calcio è comunque cambiato, non ci sono più i patron di una volta e forse è anche giusto così. C'è stato un dispendio economico eccessivamente elevato nel corso degli ultimi anni. Attualmente, c'è l'avvento di questi fondi americani, i quali hanno grande interesse per alcune squadre ed anche per il calcio italiano".
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