L’unica situazione che il Napoli in generale deve monitorare è se poi arrivano offerte altissime per Osimhen, bisogna capire come dire di no e far restare il calciatore col massimo delle motivazioni. Bisogna vedere se quel giocatore avrebbe tutte le idee chiare per rimanere nel caso arrivasse un’offerta di oltre 100 milioni. Non sarebbe più un problema di gestione societaria, ma di motivazioni da parte di Osimhen. Il Napoli farà bene, ma c’è il mercato di mezzo. Penso che il vero nome da monitorare sarà Osimhen. Futuro al Napoli per Udogie? Va al Tottenham che ha cambiato management e si è espresso già su Udogie. Sarebbe un giocatore da Napoli come lo sarebbe per la Roma o per l’Inter per esempio.
Tutti lo danno per certo che vada in Nazionale maggiore dopo l’Europeo. Oggi penso che gli appartenga, ma sarà Mancini a deciderlo. Prima di decidere di andare ad accettare l’offerta del Tottenham di agosto dello scorso anno siamo stati tante volte sui tavoli delle squadre del calcio italiano perché volevamo rimanere qui. Piaceva a tutti, ma la trattativa dal punto di vista economico è sempre stata difficile. Andare al Tottenham è qualcosa di bellissimo e lui è felice di andare lì. Rimanere in Italia, però, era il primo obiettivo. L’alternativa più idonea a Kim? Scalvini è un progetto destinato ad essere vincente però non può essere solo lui a rappresentare la titolarità insieme a Rrahmani perché il Napoli secondo me cercherà qualcosa di più pronto. Il Kim dell’anno scorso non era tanto conosciuto, ma aveva esperienza e struttura. Secondo me il Napoli si ripeterà con un giocatore sui 26/27 anni più navigato. Immagino che ci sia la necessità di portare un giocatore importante ma con già un’esperienza di vertice”.
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