"È vero che, in caso di addio, Spalletti non potrebbe allenare per un anno? I contratti del Napoli prevedono clausole infinite. Credo che ci sia una sorta di patto di non belligeranza inerente all’eventuale concorrenza. Un accordo che consenta a Spalletti di potersi liberare ma non di allenare in Italia, con la possibilità parigina sullo sfondo. Tuttavia, ritengo concrete le possibilità che Luciano possa concedersi un anno sabatico dopo l’avventura napoletana. A tal riguardo, terrei a specificare che il primo contatto tra la dirigenza ed il tecnico non risalgono al funesto postpartita di Verona-Napoli, durante la gestione Gattuso. Spalletti venne contattato dalla dirigenza azzurra già dopo un Roma-Napoli di Ancelottiana memoria. A testimonianza dei rapporti ormai pluriennali che legano l’allenatore di Certaldo a quel che è divenuto un amico come Giuntoli. Il presidente De Laurentiis, in questo momento, sta concentrandosi esclusivamente per il futuro in panchina. Il club, dunque, credo deciderà prima per il tecnico. I nomi, tuttavia, restano i soliti. Accardi è considerato un sostituto ideale di Giuntoli, soprattutto per il percorso sinora svolto. È un nome che poteva dirsi gradito anche a Spalletti. Restano attuali i nomi di Polito e Sartori. Ciò che credo certo è il fatto che il patron azzurro voglia escludere ogni possibile vicinanza vicinanza tra direttore sportivo e tecnico. Difatti, se Thiago Motta dovesse essere il nuovo tecnico del Napoli, sarebbe da escludere ogni possibilità di vedere Sartori come direttore sportivo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA