“Tra i tecnici contattati Gasperini è quello che ha manifestato disponibilità massima pe la proposta avanzata dal club. Se volesse, dunque, il club potrebbe già garantirsi con immediata certezza il futuro in panchina. Con Gian Piero sussiste un principio d’accordo. Va detto che il Napoli ragiona su più profili. L’allenatore bergamasco ha però riferito di non essere disposto ad attendere troppo, soprattutto di non voler partecipare a casting. Non escludo delle riflessioni legate al modulo e, in particolare, al malcontento della piazza verso Gasperini. Per Vincenzo Italiano, ipotesi più concreta dopo l’allenatore della Dea, i margini di una trattativa andranno compresi dopo la finale di Conference, con l’eventualità di una penale da pagare al club viola che la dirigenza partenopea vorrebbe evitare. Finale di stagione che sarà utile anche nel caso di Thiago Motta. Luis Enrique, invece, ha metabolizzato l’interesse degli azzurri, anche se in tal caso c’è da registrare l’interesse del Psg e gli sviluppi sulla panchina del Tottenham. CI sarà da aspettare per comprendere i margini riguardo alle possibilità di vedere l’ex Barcellona in azzurro”
“Anche in questo caso l’esito pare già scritto. Il futuro di Cristiano sarà alla Juventus nonostante quelli che sono i recenti sviluppi. Sarà una sfida professionale in una squadra tutta da ricostruire. De Laurentiis si è reso conto che trattenere un direttore sportivo in scadenza potrebbe essere controproducente. La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro con Giuntoli che potrebbe determinare un accordo proficuo, e sancire una possibile buonuscita. Giuntoli ha ormai esaurito, dopo otto anni di grandissimo lavoro, la sua spinta propulsiva nel progetto partenopeo. La partenza del direttore credo potrà comportare maggiori rimpianti di quanti ne possa produrre l’addio di Spalletti. Giuntoli ha saputo rivelarsi abilissimo nella gestione dello spogliatoio, e nel fare da cuscinetto tra calciatori e dirigenza. Se tra con Ancelotti il rapporto poteva essere curato direttamente tra presidente e tecnico, il ruolo del direttore sportivo si è rivelato prezioso con Gattuso, Spalletti e Sarri”
"È vero che, in caso di addio, Spalletti non potrebbe allenare per un anno? I contratti del Napoli prevedono clausole infinite. Credo che ci sia una sorta di patto di non belligeranza inerente all’eventuale concorrenza. Un accordo che consenta a Spalletti di potersi liberare ma non di allenare in Italia, con la possibilità parigina sullo sfondo. Tuttavia, ritengo concrete le possibilità che Luciano possa concedersi un anno sabatico dopo l’avventura napoletana. A tal riguardo, terrei a specificare che il primo contatto tra la dirigenza ed il tecnico non risalgono al funesto postpartita di Verona-Napoli, durante la gestione Gattuso. Spalletti venne contattato dalla dirigenza azzurra già dopo un Roma-Napoli di Ancelottiana memoria. A testimonianza dei rapporti ormai pluriennali che legano l’allenatore di Certaldo a quel che è divenuto un amico come Giuntoli. Il presidente De Laurentiis, in questo momento, sta concentrandosi esclusivamente per il futuro in panchina. Il club, dunque, credo deciderà prima per il tecnico. I nomi, tuttavia, restano i soliti. Accardi è considerato un sostituto ideale di Giuntoli, soprattutto per il percorso sinora svolto. È un nome che poteva dirsi gradito anche a Spalletti. Restano attuali i nomi di Polito e Sartori. Ciò che credo certo è il fatto che il patron azzurro voglia escludere ogni possibile vicinanza vicinanza tra direttore sportivo e tecnico. Difatti, se Thiago Motta dovesse essere il nuovo tecnico del Napoli, sarebbe da escludere ogni possibilità di vedere Sartori come direttore sportivo”.
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