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Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli, ha parlato in esclusiva alle pagine del Corriere dello Sport a margine dell'incontro a Madrid sul futuro del calcio europeo. Ha toccato alcuni argomenti che stanno a cuore ai tifosi azzurri, come la permanenza di Lorenzo Insigne. Ecco di seguito quanto è stato evidenziato:
"Non c'è nessun incontro fissato fra me e Insigne per discutere di un rinnovo. Al massimo di un prolungamento. Se vuole rimanere con noi a vita allora possiamo discuterne e trovare un modo. Ma d'altronde lui è napoletano ed è già un grande simbolo per il Napoli. L'essere capitano poi è una cosa che si deve volere e bisogna attuarla con le parole e il carattere nello spogliatoio: far capire ai compagni la voglia di vincere e trasmetterla".
Un voto ad Ancelotti: "Merita 8. Siamo distanti diversi punti da squadre che fatturano molto di più rispetto al Napoli. Inoltre il tecnico è arrivato in una realtà che non conosceva e in un calcio italiano cambiato negli ultimi anni. Sono molto soddisfatto di quanto ha fatto".
Il mercato: "Di nomi ne abbiamo diversi sul taccuino, ma prima dobbiamo cercare di risolvere alcune questioni interne: le cessioni sono fondamentali, non possiamo comprare per poi girare i nostri calciatori ad altre squadre".
Stadio San Paolo: "Non avrei ridotto la capienza a 55mila spettatori, ma ancora di più. Ma questo sarà un aspetto che affronteremo dopo le Universiadi. D'altronde il problema sta tutto nella pista d'atletica: infatti anche a Roma la partita non si vede bene".
Superlega: "Sono contro la Superlega e l'ho già chiarito. Però qui a Madrid non si è parlato di risolvere il problema ma si è solo dato contro all'Eca, quando in realtà l'Eca stessa ci ha dato in passato benefici garantendoci ad esempio un rimborso per i calciatori impegnati con le nazionali. Il mio pensiero su come dovrebbe essere il tutto è molto chiaro, ma Tebas ha fatto molto il politico e il Robin Hood".
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