Il Napoli non si ferma a Sousa, De Laurentiis studia due alternative: il casting

Definito l'addio di Spalletti alcune settimane fa, il Napoli è a caccia del suo successore a cui affidare la panchina. Tanti i nomi sul taccuino di De Laurentiis, in pole sembra esserci Sousa della Salernitana. Tuttavia, il patron degli azzurri sta studiando alcune alternative, se il portoghese non dovesse firmare per il club campano.

Sousa in pole, ma De Laurentiis studia due alternative: i nomi

Di seguito i nomi dei profili rivelati dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Il piano-B, il piano-C: il Napoli non si ferma a Paulo Sousa, non può, perché oggi è cosi e domani chissà. Il piano-B e quello C, che in realtà non sono meno importanti, vista la natura dei protagonisti, sono declamati in francese, con padronanza dell’italiano, perché in questo calcio anche la cultura ha il suo ruolo.

Christophe Galtier è il piano B, o quello C (dipende), ha una carriera già gonfia di successi - scudetto in Ligue 1 con il Psg e prima con il Lille - una frequentazione quotidiana con Osimhen che non guasta, un incontro occasionale ma voluto con De Laurentiis che due anni fa lo chiamò, in uno di quei casting che a Napoli vanno di moda. Galtier rimane nella lista dei desideri, ormai stanno tutti dietro a Paulo Sousa, ha un contratto con il Psg. In teoria viene considerato già un ex visti i contatti assai frequenti con Nagelsmann o con Luis Enrique o con chiunque abbia un nome di grido, e comunque avrà poi bisogno di confrontarsi con il suo club.

Chi solleverebbe da qualsiasi imbarazzo - le penali, il fastidio per un altro club, quelle cose lì - è invece Rudi Garcia, che in Italia ha allenato (a Roma dal 2013 al 2016), che dunque sa come esprimersi correttamente, che conosce le insidie del campionato italiano. Ha avuto esperienze forti anche a Marsiglia e a Lione, club con una storia, che infine non ha contratto, essendosene andato dall’Al-Nassr e quindi in grado di assumere immediatamente impegni. Nella lista di Adl, Garcia c’è, e con il francese ormai di casa a Roma c’è stato modo di vedersi, di sentirsi, di confrontarsi sui programmi, sulle aspettative. Piano, piano, c’è un futuro che va attrezzato. Però senza fretta".