Christophe Galtier è il piano B, o quello C (dipende), ha una carriera già gonfia di successi - scudetto in Ligue 1 con il Psg e prima con il Lille - una frequentazione quotidiana con Osimhen che non guasta, un incontro occasionale ma voluto con De Laurentiis che due anni fa lo chiamò, in uno di quei casting che a Napoli vanno di moda. Galtier rimane nella lista dei desideri, ormai stanno tutti dietro a Paulo Sousa, ha un contratto con il Psg. In teoria viene considerato già un ex visti i contatti assai frequenti con Nagelsmann o con Luis Enrique o con chiunque abbia un nome di grido, e comunque avrà poi bisogno di confrontarsi con il suo club.
Chi solleverebbe da qualsiasi imbarazzo - le penali, il fastidio per un altro club, quelle cose lì - è invece Rudi Garcia, che in Italia ha allenato (a Roma dal 2013 al 2016), che dunque sa come esprimersi correttamente, che conosce le insidie del campionato italiano. Ha avuto esperienze forti anche a Marsiglia e a Lione, club con una storia, che infine non ha contratto, essendosene andato dall’Al-Nassr e quindi in grado di assumere immediatamente impegni. Nella lista di Adl, Garcia c’è, e con il francese ormai di casa a Roma c’è stato modo di vedersi, di sentirsi, di confrontarsi sui programmi, sulle aspettative. Piano, piano, c’è un futuro che va attrezzato. Però senza fretta".
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