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ROMA - Un algoritmo per stimare il prezzo equo dei calciatori sul mercato. Per porre un freno alle spese folli durante la campagna trasferimenti. Era nell'aria da tempo, qualcosa aveva anticipato il Mirror nei mesi passati, stavolta è El Pais a rilanciare il lavoro della task force messa in piedi da Gianni Infantino con il nuovo corso della Fifa, seduta intorno a un tavolo con il Cies, il centro studi che analizza le carte del calcio, aggiornando quasi con cadenza settimanale il valore sul mercato degli atleti dei principali tornei europei.
Le parti hanno pensato a un algoritmo per controllare il flusso ininterrotto di soldi sul mercato (vale sei miliardi di euro annui), con l'uso di regole matematiche per stabilire valori sulle quotazioni. Come fosse un indicatore di borsa. Il Cies e la task force dell'Uefa hanno tracciato quasi cinquemila trasferimenti negli ultimi sette anni di mercato (sino a giugno 2018), controllando tante variabili sugli affari, dall'età degli atleti ai gol, assist, età, ruolo, lega in cui giocano, durata del contratto con il club, se in prestito o a titolo definitivo. E devono aver pesato sui dati complessivi - e quindi accelerato il processo-trasparenza della Fifa - in particolare le ultime sessioni di mercato, dai 120 milioni di euro pagati dalla Juventus per Cristiano Ronaldo e ancora di più i 222 assicurati 12 mesi prima dal Psg al Barcellona per Neymar (per il Cies valeva 210 mln), con gli sceicchi che poi hanno preso per 180 milioni anche Mbappè dal Monaco, creando una specie di bolla finanziaria che successivamente ha trascinato quelle cifre in altri campionati, una per tutte il Barça che ha pagato oltre 100 milioni di euro per Dembelè dal Borussia Dortmund e poi Coutinho dal Liverpool per 160 mln. Ma ci sono anche affari recenti, come il brasiliano Vinicius al Real Madrid per oltre 40 milioni (valutato 14 dal Cies). E dunque, l'algoritmo, per evitare le speculazioni sul mercato, i prezzi troppo gonfiati, soprattutto (come accaduto in Italia nella campagna acquisti estiva) sui giovani con poco - o nullo - chilometraggio in Serie A.
LA TASSA DI LUSSO SUI TRASFERIMENTI - Ma il progetto di riforma ipotizzato dalla Fifa prevede anche una tassa di lusso sul modello Nba (la Luxury Tax, che però si applica sullo sforamento del tetto complessivo per gli stipendi), ovvero un'imposta sui trasferimenti con importo superiore alle indicazioni dell'algoritmo e che finirebbe in un fondo di solidarietà, utilizzato, tra le ipotesi, nei centri di formazione per i giovani.
TETTO PRESTITI, LIMITAZIONI AGLI AGENTI, LA RIFORMA FIFA - L'operazione pulizia della Fifa attraverso algoritmo e tassa di lusso sui trasferimenti fa parte di un pacchetto di novità, alcune saltate fuori nelle ultime settimane, come lo stop alla moda dei prestiti (si pensa a un limite di otto per club), parecchio presente nelle strategie societarie di club di Serie A e Premier League e anche con la creazione di una stanza di compensazione per ridistribuire l'indennità di formazione e le commissioni degli agenti, oltre a riproporre l'esame di licenza, abolito tre anni fa. Un argine ai procuratori che disegnano a piacimento le traiettorie del mercato. Repubblica.
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