L’Italia, qualificata al Mondiale, dovrà vedersela con Svezia, Argentina e Sudafrica nel girone G, non di certo avversarie facili ma siamo sicuri che sapranno dare sfogo alla loro classe e alla loro grinta sportiva in ogni scontro per provare a passare agli ottavi, è nella mentalità delle azzurre e anche in quella della loro allenatrice, Milena Bertolini. Anche la serie A al femminile, comunque, sta vivendo un bel duello, tra Roma e Juventus, due vere corazzate costruite per vincere che hanno dato bella prova di sé anche in Europa. Quindi, mentre nel campionato maschile il Napoli è in dirittura d’arrivo per lo scudetto e la zona retrocessione è sempre più calda, anche la Serie A in rosa è nel pieno del rush finale. Un calcio italiano che, a onor del vero, con le 5 squadre impegnate nelle semifinali delle principali coppe europee, sta vivendo, dopo tanti anni, un anno di gloria assoluta mostrando, a discapito dei tanti critici, quanto il calcio italiano possa competere con qualsiasi altro campionato europeo vincendo e convincendo.
Mondiali 2023: le donne avranno il loro momento di gloria mediatica?
—Quello che ci chiediamo, visto il grande interesse nei confronti del movimento femminile sportivo in Italia è se, grazie a questi Mondiali, si possa fare, davvero, quel salto di qualità mediatico che può servire alle donne per trovare il successo di pubblico che meritano nel nostro Paese. Pensiamo, allora, a paesi come la Spagna che, l’anno scorso, hanno portato al Camp Nou, 90mila spettatori per la sfida di Champions tra Barcellona e Wolfsburg. Insomma, stiamo parlando di numeri importantissimi che potrebbero portare, proprio grazie ai Mondiali, una visibilità ancora maggiore alle donne che, per impegno e grinta in campo, non hanno nulla da invidiare ai colleghi uomini.
Pensiamo a Megan Rapinoe, calciatrice statunitense (paese dove il calcio per le donne è una vera istituzione scolastica), che è stata premiata nel 2019 con il Pallone d’Oro come miglior giocatrice dell’anno e vera e propria icona mondiale di questo sport. La Rapinoe, grazie alla sua bravura sul campo e ai suoi capelli colorati, è diventata testimonial di marchi sportivi molto importanti e ha ricevuto nel 2022 una della massime onorificenze americane, la “Presidential Medal of Freedom”, la medaglia presidenziale della libertà per meriti sportivi. Megan, grazie a un calcio aggressivo e a un look sui generis, ha fatto il salto, diventando una sportiva ammirata in tutto il mondo e richiesta da tv, giornali e pubblicità. Quando, per tutte le calciatrici, arriverà questo momento?
Ci auguriamo, quindi, che proprio questo Mondiale a 32 squadre, che avrà un interesse mediatico importante, possa dare il giusto risalto al calcio femminile che, per programmazione e impegno, davvero non ha nulla da invidiare a quello maschile. Certo, il calcio maschile ha avuto più anni di tempo per diventare quel colosso mediatico che è ma ci aspettiamo che le donne possano diventare, sempre di più, protagoniste di uno sport che, ora come ora, non ha nulla di improvvisato o amatoriale, anzi. Ad alti livelli, così come per gli uomini, le squadre sono super organizzate, con professioniste che amano giocare a calcio e che lo fanno con forza ed eleganza sopraffine.
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