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(Getty Images)
Gli scontri tra Ultras della Roma e Ultras del Napoli sono qualcosa di inascoltabile e illeggibile nel 2023. Nemmeno diremmo anacronistico perché si tratta di cose che dovrebbero essere proprie di nessun tempo. Di nessun periodo. Certo è che non si può accettare che ancora oggi negli stadi italiani esista la cultura della violenza e della prevaricazione, la presenza di personalità pregiudicate e fuori da ogni minimo contesto di legalità. Questo succede a Napoli come a Milano, come a Torino come a Roma. Scandaloso è stato il comunicato emanato giorni fa dai rappresentanti degli Ultras della Lazio contro la decisione del Giudice sportivo riguardo ai loro ululati razzisti a Lecce. Scandaloso è stato ciò che è avvenuto in Curva Nord a Milano sponda Inter, quando una serie di persone perbene è stata malmenata per lasciare il settore vuoto in ossequio alla morte di uno di loro. Un criminale. Scandaloso quanto visto ad Arezzo ieri, tra l'altro nello stesso autogrill dove fu ucciso Gabriele Sandri. Ci rendiamo conto, o no?
Non è possibile che nessun alto potere si faccia carico di fare almeno un discorso serio in un'istituzione seria per risolvere il problema Ultras in Italia (che - sì - è stato tamponato ma non basta. Va sradicato al 100%). Attenzione, vanno fatti dei distinguo: non si tratta di estromettere ogni gruppo di tifo organizzato dagli impianti, ma di essere più duri e prendere posizioni reali contro frange violente. Innanzitutto si parte dalla comunicazione: queste persone sono tutto fuorché tifosi. E questo è un messaggio a ogni tipo di organo di stampa: smettiamola di chiamarli tifosi del Napoli o della Roma che si scontrano. Sono criminali che vedono il calcio come una guerra, come roba politica. Si pensi anche al loro linguaggio stereotipato con rime da terza elementare, comunicati da associazione a delinquere. Sono persone che vedono Napoli-Roma come una faida tra due città, come nell'età Comunale, 1200 d.C. È la regressione dell'umanità, sono subumani e piaghe sociali. Non è normale trovarsi su un'Autostrada e dover restare impantanati o peggio rischiare la vita perché delle persone legate alla curva romana si scontrano con delle persone legate alla curva napoletana. Da dove deriva questo delirio di onnipotenza? Purtroppo dalla protezione (come accade con le Mafie, niente di diverso) che nel nostro Paese queste persone sentono di avere. Così come tutti coloro che incutono timore agli altri. Come i bulli. Come i razzisti (molto spesso gli Ultras sono entrambe le cose ndr). Perciò come tali vanno depotenziati, innanzitutto nel definirli col nome che meritano. Questo nome non sarà mai tifosi di calcio. Di calcio non capiscono un corno. Non hanno mai neanche guardato una partita.
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