"Insulti razzisti e omofobi contro i miei studenti in gita a Venezia per un ballo storico in abiti d'epoca. Gli hanno detto ‘Napoletani e terroni di m*rda, tornate a casa vostra!‘; questa la sconvolgente testimonianza rilasciata ai taccuini di Fanpage.it da Rori Stanziano, dirigente scolastica dell'Istituto Superiore Archimede di Ponticelli, partita per una gita d'istruzione (in una data compresa tra il 20 e il 22 dicembre 2024) assieme ad un gruppo di studenti e studentesse (la cui età oscilla tra i 14 e i 18 anni). "Le ragazzine - prosegue la docente - vestite da dame apostrofate con epiteti volgari: 'tr*ie, non vi vogliamo!'. Siamo andati via scioccati. Noi siamo andati a Venezia per fare un'esperienza culturale, pagato B&B e consumato nelle pasticcerie e gelaterie locali. I nostri studenti sono tutti bravi ragazzi - ci tiene a sottolineare la professoressa -, perché devono aver vissuto questa esperienza così mortificante? Non ci era mai capitato ai balli precedenti, né a Parigi né Roma e Sicilia" - conclude, con aria piuttosto affranta, la prof. Stanziano -.


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Venezia, razzismo nei confronti di alcuni studenti dell'Istituto Superiore Archimede di Ponticelli: le scuse del sindaco
—Un racconto, quello della docente Rori Stanziano, prontamente seguito da un post di denuncia pubblicato su Facebook dall'Assessore alla Scuola della Regione Campania, Lucia Fortini, la quale ha tenuto a sottolineare come le dispiaccia che "per alcuni (sempre troppi!) dementi, passi un messaggio di razzismo e che dei ragazzi e ragazze che stavano partecipando a una gita, divertendosi ed emozionandosi, siano stati trattati male, perché in questi casi, rimane il ricordo più brutto e non la bella esperienza. E non se lo meritavano".
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Non sono mancate ad arrivare le scuse del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha deciso di scrivere una lettera a cuore aperto rivolta alle vittime di tale vicenda: "Venezia ha una storia di dialogo, integrazione e incontro, ed abbiamo sempre condannato ogni atto di mancanza di rispetto nei confronti di chiunque, soprattutto di chi porta con sé la ricchezza della propria storia e della propria cultura. A nome della città e mio personale, desidero porgere pubblicamente a lei e a tutti i ragazzi le mie più sincere scuse per quanto accaduto. La invito a tornare a Venezia assieme ai suoi studenti, nostri ospiti, per conoscerci personalmente e per farvi scoprire anche ambiti meno conosciuti del nostro territorio".
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