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Lotta al pezzotto, smantellata una centrale IPTV a Napoli: 6000 utenti multati

Alex Iozzi
Scoperta nel capoluogo campano una centrale illegale TV web

"Una centrale IPTV (dalla quale illegalmente venivano trasmessi sul web e sui social network palinsesti, serie televisive e altri contenuti d'intrattenimento delle principali piattaforme di streaming) è stata smantellata a Napoli dal Nucleo di polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza partenopeo in collaborazione con il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche di Roma": così riporta l'ANSA (acronimo per Agenzia Nazionale Stampa Associata) all'interno di un articolo dedicato al recente accaduto.

Complessivamente, in soli 4 anni, facendo pagare 10 euro al mese (80 euro per il pagamento annuale) alle sue migliaia e migliaia di utenti (6mila dei quali sono stati individuati e verranno sanzionati) - prosegue l'ANSA - era riuscito a incamerare oltre 850mila euro. Tre le persone individuate a cui i finanzieri hanno notificato altrettante misure cautelari emesse dal gip Maria Luisa Miranda: arresto in carcere per il promotore e obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria per due suoi complici.

L'indagine - fa sapere l'ANSA - ha consentito di individuare 6mila utenti privati (a cui saranno comminate sanzioni tra 150 e 5mila euro) i quali pagavano versando il denaro su conti italiani ed esteri. Duemila di questi avrebbero invece pagato i servizi in criptovaluta, confluita su 64 wallet digitali ora bloccati. 

Complessivamente nel corso dell'indagine della Guardia di Finanza che ha portato a smantellare una centrale per la diffusione pirata di contenuti tv in streaming - conclude l'ANSA - sono stati identificati 46 siti web: 19 inibiti nel corso delle indagini, altri 27 oggi tra cui anche il "sito madre", cioè il link che, mediante un complesso sistema di re-indirizzamento, portava gli utenti a un nuovo indirizzo web quando la pagina originale non era più esistente in rete".